Palazzolo nei 10 Comuni lombardi con maggiore presenza di Pfas

Lo scorso mese di ottobre Greenpeace Italia ha effettuato una campagna di monitoraggio “Acque senza veleni”: la spedizione, durata cinque settimane, ha interessato 235 Comuni in tutte le Regioni italiane e ha raccolto campioni di acqua potabile per rilevare la presenza di Pfas, un gruppo di sostanze chimiche pericolose per la salute e conosciute come “inquinanti eterni”.
I Pfas sono sostanze resistenti ai maggiori processi naturali di degradazione: attualmente si contano ormai 4mila sostanze appartenenti a questa famiglia, molto utilizzate nell’industria, che finiscono poi nell’ambiente attraverso lo smaltimento dei rifiuti (regolare e non), con danni ad ambiente e salute.
Si tratta, infatti, di sostanze molto pericolose per la salute visto che una volta dispersi nell’ambiente, i Pfas si degradano in tempi lunghissimi e possono inquinare fonti d’acqua, aria e coltivazioni. Non solo, attraverso l’acqua e gli alimenti, queste molecole si possono diffondere nel sangue, con gravi rischi per la salute. Il Pfoa, una di queste sostanze, è stato classificato come cancerogeno per le persone, mentre l’esposizione a diverse molecole Pfas può causare problemi alla tiroide, diabete, danni al fegato e al sistema immunitario, cancro al rene e ai testicoli e impatti negativi sulla fertilità.
I risultati di questo monitoraggio sono stati presentati a gennaio da Greenpeace Italia e hanno evidenziato che in Lombardia i campioni positivi al Pfas sono stati 20 su 26. Ad essere interessati dal monitoraggio nella nostra Provincia sono stati, oltre alla città di Brescia, anche i Comuni di Palazzolo sull’Oglio e Desenzano del Garda.
Se nella nostra Regione Milano e Monza presentano la situazione peggiore e Brescia si posiziona nella fascia verde, non positivi i risultanti che riguardano Palazzolo: la nostra città si posiziona in fascia gialla.
I dati emersi da questo monitoraggio hanno rivelato che Palazzolo è nella classifica dei primi dieci Comuni per valori massimi di Pfas in Lombardia sommando la varie sostanze presenti con un valore di 25,1.
Palazzolo si trova anche al terzo posto (21-30 ng/l) per presenza di queste sostanze nell’acqua potabile. Non solo, secondo quanto emerso dalla spedizione di Greenpeace Italia a Palazzolo si riscontra anche un alto livello di Pfoa e Tfa, per entrambi è nei 10 Comuni con valori maggiori: per l’acido perfluoroctanoico, spesso usato nella carta da forno, nella cera per pavimenti, nei tessuti e nelle scatole della pizza il valore riscontrato è 6,3, mentre per la Tfa, la molecola Pfas più diffusa sul pianeta che può derivare da pesticidi e farmaci) il valore rilevato è di 63,3.
Da ricordare che attualmente in Italia la presenza di Pfas nelle acque potabili nazionali non è regolamentata, ma a partire dal 2026 entrerà in vigore la direttiva europea 2020/2184 che prevede un valore limite di 100 nanogrammi/litro complessivi per 24 Pfas. Un provvedimento che però secondo Greenpeace Italia non tutela adeguatamente la salute umana visto che i parametri europei sono già stati superati da evidenze scientifiche e valutazioni dell’Efsa (l’autorità europea per la sicurezza alimentare).