Inaugurato il nuovo impianto di depurazione e collettamento del Comune di Mairano

Un investimento da 5,5 milioni di euro per un'opera attesa da anni
Ritratto di giulia

Si sono conclusi i lavori ed è prossimo all’avviamento il primo lotto del nuovo depuratore di Mairano e del relativo collettore, che nell’immediato sarà a servizio del solo centro abitato di Mairano. L’impianto sorge lungo via Cesare Battisti, su un’area di circa 11.000 mq, nei pressi della roggia Molgora, che fungerà da recettore e che a sua volta confluisce nella roggia Calina. La potenzialità è stata calibrata in base alle ipotesi di sviluppo del numero di abitanti almeno fino al 2035 e sono disponibili superfici a verde per futuri ampliamenti.
Ha spiegato il Direttore Tecnico di Acque Bresciane Mauro Olivieri: «Un investimento importante – ad oggi i costi degli interventi già realizzati ammontano a circa 3.800.000 di euro per il depuratore e 1.700.000 di euro per il collettamento -, i cui lavori sono durati circa tre anni. Un tassello fondamentale per completare lo schema di depurazione intercomunale, a servizio anche di Lograto, Maclodio, Brandico e Longhena, con progressivi ampliamenti del nuovo impianto sino a raggiungere una potenzialità di circa 20.000 e la realizzazione dei collettori intercomunali dei comuni progressivamente collettati».
L’opera è stata finanziata in parte con fondi pubblici, mentre il collettore di Lograto riceverà fondi dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.
Il sindaco di Mairano Igor Zacchi ha sottolineato: «Oggi è un giorno speciale, poiché si raggiunge finalmente un traguardo che la comunità di Mairano e Pievedizio attendeva da anni. I lavori di posa della tubazione di collettamento sono stati parecchio invasivi e pesanti da sopportare per la comunità, soprattutto per i cittadini residenti nelle zone interessate dagli scavi, ma tali disagi sono stati prima di tutto resi meno spiacevoli dalla professionalità e disponibilità dimostrata da Acque Bresciane e dalle ditte appaltatrici e, secondariamente, ampiamente compensati dal risultato raggiunto, considerato che sono stati risolti anche fastidiosi problemi collaterali, come ad esempio l’inquinamento olfattivo che spesso affliggeva via Roma. Degni di nota anche i lavori di ripristino successivi agli scavi, che hanno reso il nostro centro storico più decorso e vivibile. Ringrazio dunque tutti i protagonisti che hanno reso possibile la realizzazione di quest’opera, in particolar modo il Direttore Generale di Acque Bresciane Paolo Saurgnani e Mauro Olivieri. Ringrazio anche l’impresa e in particolare Federico Gaibotti, con cui abbiamo potuto con serenità e in piena sintonia risolvere brillantemente ogni imprevisto. Grazie davvero a tutti».
Il depuratore è stato completato, relativamente alla linea acque, per servire 9.000 abitanti equivalenti; la linea di trattamento dei fanghi, con stabilizzazione aerobica e disidratazione, verrà invece realizzata con il secondo lotto dei lavori, già appaltati e che inizieranno entro l’estate con la previsione di concludersi nel 2025.
Sono già in corso e completati per circa il 60%, i lavori del secondo lotto relativi alla posa del collettore fognario dal Comune di Lograto; l’ultimazione dei lavori è prevista per la fine di quest’anno, seguita dal conferimento dei reflui di Lograto al nuovo depuratore e la dismissione del vecchio impianto comunale.
I reflui in ingresso al nuovo depuratore subiscono trattamenti meccanici di grigliatura, dissabbiatura e disoleazione, prima di passare nelle vasche dedicate al trattamento biologico a fanghi attivi, con rimozione dell’azoto e sedimentazione finale. In uscita le acque trattate vengono disinfettate per contatto con ipoclorito di sodio, in una vasca detta “a labirinto”, prima dello scarico nel corpo ricettore.
La dimensione del sito del nuovo impianto è idonea per poter trattare in futuro, a seguito di opportuni adeguamenti impiantistici, anche i reflui di Brandico e Maclodio, con la centralizzazione dei reflui in un unico impianto tecnologicamente avanzato e la progressiva dismissione di impianti che con il tempo diverranno obsoleti.
Una volta chiusi i cantieri del secondo lotto, si provvederà anche a completare la strada d’accesso al depuratore e le aree a verde previste. Le sistemazioni esterne mirano a lasciare la maggiore superficie permeabile possibile, con sistemazione a prato e aiuole. Verranno piantumati anche alberi e arbusti autoctoni, in linea con il tradizionale paesaggio agricolo lombardo.
Spiega Mauro Olivieri: «Si tratta di un investimento importante perché risolve innanzitutto una criticità ambientale dovuta all’insufficiente capacità depurativa degli impianti esistenti di Mairano ed entro pochi mesi, anche di Lograto. In seconda battuta consentirà anche la risoluzione di due procedure di infrazione europea sui comuni di Mairano e Lograto. La realizzazione di impianti di depurazione intercomunali consente inoltre un significativo efficientamento del processo di depurazione, in linea con le recenti direttive comunitarie».
Il nuovo impianto di depurazione, con potenzialità di 9.000 AE, è costituito da due linee biologiche parallele da 4.500 A.E. ciascuna, in grado di soddisfare nell’immediato, in pratica con una sola linea, il fabbisogno attuale di Mairano e disponendo quindi di una seconda linea pronta per poter allacciare altri Comuni (Lograto in primis).
Tutto l’impianto è stato progettato con criteri di massima ridondanza sia delle linee di trattamento, sia delle singole apparecchiature, in modo da garantire la continuità di funzionamento anche in casi di guasti o di attività di manutenzione.
Il contenimento energetico viene conseguito minimizzando i consumi grazie all’adozione di motori ad alto rendimento energetico, all’installazione di Inverter in grado di tararli sulle reali necessità e alla separazione dei sistemi di alimentazione dei singoli bacini. Il sistema di insufflazione aria è ad elevato rendimento di trasferimento di ossigeno e regolato in modo da fornire esclusivamente l’ossigeno necessario.
L’immissione dell’effluente depurato avviene mediante una tubazione posizionata direttamente sul fondo del corpo ricettore, realizzando un foro nella parete della sponda della Roggia Calina. Inoltre, è stato realizzato un nuovo canale di irrigazione a est dell’impianto, che si connette al canale esistente, per dare continuità irrigua al fondo agricolo adiacente.
Presenti all’inaugurazione il presidente di Ato Paolo Bonardi con il Direttore Marco Zemello, il consigliere provinciale Filippo Ferrari e il Presidente di Sirmione Servizi Giuseppe Marcotriggiano. 

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