Invatec, dipendenti "no" agli straordinari
Salta l'accordo sulla campagna di straordinario al sabato che l'azienda controllata dal colosso Medtronic aveva chiesto ai lavoratori dei due stabilimenti, di Roncadelle e Torbole Casaglia. Questo nonostante la prima consultazione sulla posizione sindacale aveva dato esito positivo anche se con dei chiari distinguo.
Salta l'accordo sulla campagna di straordinario al sabato che l'azienda controllata dal colosso Medtronic aveva chiesto ai lavoratori dei due stabilimenti, di Roncadelle e Torbole Casaglia. Questo nonostante la prima consultazione sulla posizione sindacale aveva dato esito positivo anche se con dei chiari distinguo. Una bocciatura da parte dei dipendenti, riunitisi in assemblea, delle controproposte della Invatec: un “no” di misura, 121 contrari, contro i 119 sì, riportato poi dai sindacati alla proprietà durante un incontro presso l'Associazione Industriale Bresciana, impegnata nella ricerca di una soluzione. Una decisione che di fatto ha impedito di sottoscrivere l'accordo sugli straordinari di sabato che l'azienda aveva previsto fino all'inizio di agosto con possibilità di proroga fino a novembre, ma che, sopratutto, riavvicina il ricorso alla Cigs. Nei mesi scorsi l'azienda in risposta alle istanze avanzate da Femca, Filctem e Uiltec aveva messo sul tappeto la possibilità di far scattare la Cassa a partire da aprile 2014 così da riuscire a disporre delle risorse messe a disposizione dal colosso Usa per gli incentivi all'esodo previsti per quei lavoratori che avrebbero utilizzato la mobilità volontaria in occasione del primo anno di ammortizzatore sociale. Considerati gli sviluppi delle ultime settimane la Cigs potrebbe subire un anticipo e scattare già a partire dal prossimo gennaio, terminato il contratto di solidarietà previsto nell'ambito del programma di riassetto strategico dell'azienda, che prevede oltre 200 esuberi a fronte di 600 dipendenti. “Sono preoccupato per la posizione assunta dai lavoratori della Invatec. Capisco la situazione particolare, essendo pendente un piano di ristrutturazione aziendale – ha spiegato il Presidente di Aib, Marco Bonometti - tuttavia ritengo che in questo momento a Brescia ogni ora di lavoro vada difesa senza se e senza ma e che il respingere il lavoro sia una posizione anacronistica in tempi di crisi”. “Invatec – ha fatto sapere la Direzione – prende atto dell'esito delle assemblee, pur faticando a comprenderne le ragioni. Perdendo questa campagna di straordinario si mettono a rischio opportunità attuali e future”. Fermo restando che l'azienda continuerà a chiedere l'attività lavorativa di sabato su base volontaria.