Manerbio: al via la rassegna teatrale per i bambini

Al Piccolo Teatro Bortolozzi da domenica 19 gennaio
Ritratto di roberto parolari

Domenica 19 gennaio (con inizio alle 16) il Piccolo Teatro “Memo Bortolozzi” a Manerbio ospiterà “L’apeperina”, l’appuntamento che aprirà la seconda stagione di “Ma quante belle storie!”, quattro spettacoli, tutti ad ingresso libero e gratuito, in questi primi tre mesi del 2025, presentati dall’assessorato alla cultura dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Paolo Vittorielli e da Teatro Laboratorio.
Il cartellone, affidato alla direzione artistica di Sergio Mascherpa, si aprirà infatti con il Teatro Laboratorio, che, con la partecipazione di Valeria Battaini ed Elena Guitti, metterà in scena un coinvolgente pomeriggio rivolto in modo specifico a bambini dai tre anni d’età. Domenica 9 febbraio, sempre dalle 16 e con ingresso libero, la parola passerà invece a “Minipin”. In questo caso il Teatro Laboratorio si dedicherà a bambini dai cinque anni d’età e vedrà la presenza in scena di Alessandra Domeneghini e Walter Forzani. Due attori di indubbio rilievo del panorama provinciale come la stessa Alessandra Domeneghini e Roberto Capo si esibiranno al Piccolo Teatro “Memo Bortolozzi” di Manerbio nel pomeriggio di domenica 9 marzo, quando, con la loro capacità istrionica e la loro fantasia, sempre per Teatro Laboratorio, metteranno in scena per bambini dai tre anni d’età “Io sono io”.
“Ma quante belle storie!” calerà poi il sipario domenica 30 marzo con “C’era due volte il barone Lamberto” che verrà proposto da “Centopercento Teatro”. In questo caso i protagonisti saranno Antonio Panice, Ettore Oldi e Giacomo Segulia che interpreteranno uno spettacolo rivolto espressamente a bambini dai cinque anni d’età. Il tutto per un’iniziativa voluta con convinzione dall’assessorato alla cultura, come sintetizza l’assessore Sara Barbi: “L’intento è quello di avvicinare al teatro i più piccoli e lo vogliamo fare in modo divertente e piacevole. Un incontro che può diventare molto importante per il futuro di questa arte, ma che può conquistare nuovi, giovanissimi appassionati, permettendo loro di scoprire le infinite emozioni che riescono sempre a regalare il palcoscenico e gli spettacoli teatrali”. 

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