Manerbio: consigli contro le truffe che colpiscono gli anziani

Nella sede dei Carabinieri un pomeriggio di formazione
Ritratto di roberto parolari

Lo scorso mercoledì 17 luglio la Sezione di Manerbio dell’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) ha ospitato un incontro volto a divulgare utili consigli per contrastare le truffe di cui si sente parlare sempre più frequentemente e che spesso colpiscono gli anziani. L’appuntamento ha visto l’intervento del Comandante della locale stazione dei Carabinieri, il Luogotenente Dario Giovia, nelle vesti di relatore ed è stato patrocinato dall’Amministrazione Comunale. “Abbiamo voluto sostenere con convinzione un’iniziativa che riteniamo estremamente meritoria – ha sintetizzato il sindaco Paolo Vittorielli -. I consigli divulgati con semplicità e concretezza dalle nostre forze dell'ordine si sono rivelati davvero utili e possono costituire un valido elemento di contrasto alle truffe che, tra l’altro, spesso prendono di mira le figure più fragili della nostra comunità. Questa iniziativa conferma l'attenzione che questa Amministrazione riserva alla sicurezza dei propri cittadini”. 
Proprio per assecondare le esigenze dei presenti, durante l’incontro il Luogotenente Giovia ha presentato casi concreti, segnalando nello stesso tempo i comportamenti e le precauzioni da adottare per una efficace difesa contro i truffatori. In particolare è stato sottolineato che i truffatori adottano numerose strategie per conquistare la fiducia delle loro vittime. Riuscire a riconoscere le più utilizzate può rivelarsi determinante per un’adeguata difesa. Entrando nel dettaglio la fattispecie più ripetuta è quella dell’incidente. Si possono ricevere telefonate anonime di persone che fingono di essere militari, ha esposto il Comandante, e che raccontano di un incidente causato da un vostro parente per il quale è necessario pagare una somma di denaro a titolo di cauzione. Vi assicureranno anche che un avvocato verrà personalmente a ritirare il denaro. In casi del genere non bisogna mai consegnare nulla. Si tratta certamente di una truffa. 
Un altro caso può essere quello definito dell’amico di famiglia I truffatori si fingono vecchi amici di un membro della vostra famiglia. Una volta carpita la vostra fiducia, si confideranno raccontandovi i loro problemi economici con lo scopo di indurvi a versare in assoluta buona fede somme di denaro. 
Non meno insidioso è lo strattagemma della fuga di gas. In questo caso qualcuno potrebbe suonare al vostro campanello di casa spacciandosi per tecnico inviato dalla società fornitrice e raccontandovi che è stata segnalata una fuga di gas nel vostro appartamento. Con la scusa di riparare il guasto si porterà via tutte le cose di valore, nascondendole nella cassetta degli attrezzi. 
C’è, inoltre, il caso del rimborso insperato. I truffatori si presentano alla porta di casa vostra fingendo di essere addetti al controllo delle dichiarazioni dei redditi. Vi diranno che è necessario controllare non solo le ricevute dei versamenti effettuati, ma anche di visionare eventuali oggetti preziosi, così da poterli valutare e portare in detrazione. In realtà un altro modo per rubare oggetti di valore. 
Un altro sistema truffaldino adottato con frequenza è quello del conto che non torna. Dopo aver fatto un prelievo di denaro dal proprio conto Bancoposta, è facile credere alle parole di una persona, munita di un tesserino con la scritta Poste Italiane, che afferma di aver rilevato un errore nel conteggio delle banconote appena prelevate e vi chiede di consegnarle per una verifica. 
Rimanendo in materia, attenzione alla truffa “C’è posta per lei”. I truffatori fingono di essere dei corrieri che hanno una consegna urgente di un ordine fatto da vostro figlio e vi chiedono di pagare le spese di spedizione. 
Per far fronte a questi pericoli può essere utile adottare alcuni semplici accorgimenti: in particolare bisogna sempre diffidare delle apparenze. I truffatori, in effetti, si presentano con un aspetto curato e rassicurante, l’ideale per conquistare la vostra simpatia e introdursi abilmente in casa. Attenzione massima anche in strada, dove i malintenzionati cercheranno di avvicinarsi quanto basta per farvi 
sparire il portafoglio. 
La prudenza ricorda anche che è bene non aprire mai il cancello o la porta di casa ad uno sconosciuto. Può essere utile controllare il visitatore da uno spioncino o a debita distanza. Bisogna tenere presente che un funzionario del Comune o della Posta, un incaricato dell’INPS o dell’INAIL, un tecnico del gas o della luce non si presentano a casa vostra senza preavviso da parte dell’Ente di loro competenza. E, tra l’altro, non compete loro la riscossione di denaro. La sua visita deve essere sempre preceduta e garantita da una comunicazione scritta. 
Molto importante è una corretta gestione del contante. Ai venditori porta a porta non va fatto nessun pagamento in contanti. Con un bollettino postale sarà possibile avere conferma della società che vi ha offerto il prodotto e, soprattutto, la garanzia dell’avvenuto acquisto. Se invece ad arrivare è il pacco ordinato da un famigliare, la miglior cosa è chiedere di lasciarlo fuori dalla porta. 
Prudenza doverosa anche di fronte ad un tesserino. Si deve prestare una particolare attenzione a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi o alle Forze dell'Ordine, anche presentando un tesserino di riconoscimento. Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e circolano con auto di servizio. 
Massima attenzione anche al cellulare e ad internet. Non bisogna intrattenere conversazioni telefoniche o fornire dati confidenziali a persone che dicono di avervi contattato per sbaglio: mirano ad acquisire utilissime informazioni su di voi. Un atteggiamento di prudenza che deve valere anche per l'uso di internet e dei social. È importante utilizzare sempre una password complicata, tenete riservati i dati bancari e personali e usate un buon programma antivirus. Le e-mail che arrivano da sconosciuti non devono mai essere aperte ma subito cancellate. 
Precauzioni che devono essere estese anche ai bambini. Non bisogna mai mandare il nipotino da solo ad aprire il portone o la porta di casa: non avrebbe problemi ad accogliere chiunque. 
Un aiuto importante contro le truffe può giungere da un buon rapporto con il vicinato visto che è proprio il vicino che può intervenire rapidamente in soccorso delle persone che sono a rischio di una truffa. 
Comunque, in caso di necessità, reale o presunta che sia, non bisogna esitare a chiamare in aiuto il 112. 
Suggerimenti e consigli trasmessi con estrema concretezza dai carabinieri che possono aiutare i cittadini ad affrontare meglio il pericolo delle truffe. Se le conosci...le eviti!

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