La farmacia comunale hi-tech

Automazione prevista. Da definire organico
Ritratto di Deborah

Sarà hi-tech, con due farmacisti e un eventuale terzo dipendente amministrativo.
E' il primo identikit della nuova farmacia comunale di Chiari, in programma da un anno a questa parte e sottoposta a un concorso di progetto varato da Chiari Servizi che prenderà in carico la gestione del nuovo esercizio farmaceutico.
A confermarlo è l'assessore alle attività produttive Domenico Codoni che sta partecipando ai lavori di commissione e di Giunta per definire l'iter che entro il prossimo anno porterà alla nascita della prima farmacia interamente comunale della cittadina.
«Con Chiari Servizi abbiamo già perfezionato gli aspetti progettuali – spiega Codoni – che conferma come lo spazio dell'ex bar dell'ospedale, con relativo magazzino, sia sufficiente a soddisfare le esigenze della nuova attività.
Questo anche perché contiamo di attivare un sistema super tecnologico per la gestione del magazzino che evitano al farmacista di recarsi continuamente nel retrobottega.
In pratica – continua – sarà sufficiente passare il lettore sul codice a barre della ricetta e verrà consegnato in automatico sul bancone il farmaco desiderato».
Ad aggiudicarsi il progetto è stato lo studio Vezzoli Rizzinelli di Brescia.
«E' stato un bando vero e proprio – ha spiegato il presidente di Chiari Servizi Marco Salogni –. Non ci siamo mossi senzda una commissione tecnica e per puro gusto estetico.
Per cui sono stati considerati sia gli aspetti progettuali che i costi di progetto.
Per ora preferisco declinare qualsiasi riferimento ai costi della nuova farmacia essendo ancora sottoposti a troppe variabili».
Non dovrebbe in ogni caso superare i 600 mila euro di costo l'investimento previsto per quest'opera.
Rispetto a Codoni, Salogni fa tuttavia sapere che l'organico potrebbe essere «sottoposto al sistema cooperativistico, individuando un unico dipendente direttore per poi affidarci al reclutamento mediante coop farmaceutica del personale di completamento».
Le incognite sono tuttavia legate alla redditività di questo progetto, in attesa che venga reso pubblico il business plan.
Ai primi del Duemila la fondazione di una farmacia pubblico-privata (la Santa Chiara) aveva visto un avvio piuttosto complesso, con perdite d'esercizio in una fase espansiva dell'economia e con sole tre farmacie esistenti.
Oggi è in arrivo la sesta farmacia (del Comune) mentre la quinta (proveniente dal cosiddetto «concorsone» regionale) è già programmata da tempo e dovrebbe interessare il lato sud-est (in fondo a via Rota). 

Vota l'articolo: 
Non ci sono voti