Rugby, testa alta verso la promozione

Procede al meglio il ritorno della Leonessa
Ritratto di mavi

Nell'ultima giornata d'andata dei play off per la Serie B e dopo solo sette giorni di espiazione, il Rugby Rovato si è riguadagnato la vetta della classifica, in virtù di una grande prova che ha permesso alla squadra d'imporsi con autorevolezza sul Gussago (49-13) e grazie all'impresa del Fiumicello che ha sconfitto la capolista Bassano.
Il girone di ritorno, che ha avuto inizio il 10 aprile, è così vissuto sul duello a distanza fra la compagine guidata da Geddo e Lancini e la formazione vicentina.
Il Rovato non ha più mancato un colpo e ha rafforzato il primato, nell'attesa del confronto diretto previsto allo stadio "Pagani" la penultima giornata e, molto probabilmente, determinante per la promozione.
Quella a cui si è assistito nelle ultime gare del campionato è una squadra solida, coesa e motivata, conscia di poter ancorare con sicurezza il proprio gioco ad una mischia chiusa davvero performante.
Infatti, i primi otto uomini sono sempre in grado di fare la differenza garantendo il possesso e l'avanzamento, recuperando palloni altrimenti persi e obbligando gli avversari a subire una assai forte pressione.
L'avversario più difficile è stato il Rugby Mantova (27-21) che tra le mura amiche ha costretto
Corvino e compagni a sudare le cosiddette sette camicie, anche se il Rovato si è impegnato per tenere in corsa la squadra di casa.
Le due mete realizzate in veloce successione da Carlo Ferrari sembravano aver piegato il Mantova, ma i Virgiliani prendevano animo e vigore dagli sbagli di un Rovato non in grado di chiudere il conto in anticipo, tanto che, sul finire del primo tempo, tornavano a farsi sotto con una meta del mediano di mischia Azzali.
Addirittura, riscesi in campo più convinti e decisi dei Bresciani, passavano in vantaggio con un calcio piazzato di Assandri e una meta di Foletto.
Le improvvise incursioni del Rovato erano spesso rese vane dall'ultimo passaggio errato.
A Geddo e Lancini va dato il merito di aver inserito con tempismo forze fresche che restituivano  energia e fiducia alla squadra: Alessandro Cestaro, appena sceso in campo dalla panchina, realizzava la meta del contro sorpasso con l’aiuto di Federico Caravano e Stefano Marzetta.
Quest'ultimo, tra i sostituti chiamati in causa poco prima, si rendeva protagonista di una prova così valida da meritare il titolo di MVP del match mentre Jonas Nava elargiva al Rovato la quarta meta, quella che assicurava il successo e il punto di bonus suppletivo.
"Ha vinto la squadra più forte", ammetterà sportivamente Giovanni Ghelfi, responsabile tecnico dell'ottimo Mantova, che ha comunque una buona ragione per considerarsi soddisfatto della prova dei suoi.
La gara seguente è iniziata in modo rocambolesco e completamente inaspettato. Due mete e quattordici punti dopo solo tre minuti di gioco non si erano mai visti al "Pagani".
Il Rovato è entrato in gioco al quarto del primo tempo; fino ad allora si è vista soltanto una squadra, il Fiumicello, mentre Covino e compagni hanno ricoperto il ruolo di spettatori.
Un avvio da incubo per i padroni di casa, che ha sorpreso tutti perché ha ribaltato i reali valori in campo. 
Quando la squadra si è scossa, concentrandosi finalmente sulla gara, l'azione del Rovato è divenuta intensa e determinata, tanto da portare alla realizzazione di tre mete nel giro di dieci minuti e alla conquista del bonus offensivo già nel primo quarto di gara.
Prima del fischio finale (58-28), le mete saranno otto, quattro quelle degli avversari che, all'ultimo minuto, otterranno un punto più che meritato.
"A questo punto della stagione, ogni partita è una finale e come tale va affrontata", ha rammentato ai giocatori Alessandro Geddo, ricordando loro la sfida col Bassano, che potrebbe risultare determinante per la promozione e dovrà essere affrontata con più rigore.
Nel frattempo, il Campionato Regionale Under 16 ha già dato la sua sentenza con una giornata d'anticipo. Infatti, nel penultimo turno la squadra condotta da Ceretti e Rizzetti Mattei ha fatto il suo dovere battendo la Bassa Bresciana (43-5) ma anche lo Junior Brescia, che precedeva il Rovato di sei lunghezze, ha sbaragliato il Valle Camonica rendendo irrilevante lo scontro diretto.
Cernusco, primo, e Junior Brescia, secondo, sono passati alla fase successiva mentre la rappresentativa della Franciacorta si è posizionata al terzo posto.
Le premesse d'inizio stagione facevano sperare in un risultato migliore: "Nel bene e nel male, siamo stati gli artefici di quanto abbiamo ottenuto", è stato quando ha dichiarato Pierangelo Ceretti che, con amarezza, ha evidenziato come alcune sconfitte siano frutto più di errori commessi che per merito degli avversari.
"Hanno influito negativamente anche alcuni episodi sfortunati - ha spiegato il tecnico del Rovato - La sconfitta in casa con l'Amatori & Union è stata la più cocente, perché subita da una squadra decisamente alla nostra portata, ma una serie di coincidenze avverse aveva ridotto la rosa ai minimi termini; ma anche col Brescia abbiamo sprecato una opportunità unica, non piazzando un calcio di punizione al centro dei pali; per non parlare dell'errore nel referto arbitrale che ci ha privato di un punto nella sfida d'esordio col Varese".
Però il finale di stagione fa ben sperare; la squadra è migliorata partita dopo partita e altrettanto i ragazzi: "E' un ottimo viatico per il prossimo anno sportivo che, da settembre, vedrà il Rovato impegnato nei barrage per la promozione nell'Elite", ha commentato speranzoso.

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