Il “Banco del Riuso nella Pianura” festeggia il primo compleanno

A Lograto presentati i numeri di un anno di attività
Ritratto di roberto parolari

Numeri importanti quelli registrati ed esposti stamattina durante il primo Compleanno del Banco del Riuso nella Pianura, nel comprensorio tra Lograto, Maclodio e Berlingo, alla presenza delle tre Amministrazioni Comunali, del Presidente di Fondazione Cogeme Gabriele Archetti, del Sindaco di Rovato Tiziano Alessandro Belotti (capofila e sede de Il Banco del Riuso di Franciacorta), della Presidente di Linea Gestioni Cristina Carminati e non in ultimo dal nuovo Presidente di Cogeme Spa, Giacomo Fogliata, alla sua prima uscita pubblica a seguito della nomina recente da parte dei Comuni Soci. 
«Sono onorato di essere a Lograto e soprattutto di essere stato invitato in questa occasione di festa che certifica gli sforzi della nostra Società riguardo a progetti concreti sul territorio- sottolinea Fogliata nel suo intervento di saluti -. Io stesso vengo da una storia di associazionismo e capisco molto bene le motivazioni che spingono le persone a creare luoghi di scambio e solidarietà umana, le uniche che possono andare oltre la semplice convivenza civile e definirsi per questo delle vere e proprie Comunità». 
«Questo primo anno di attività ha portato grandi soddisfazioni e alla creazione di nuove relazioni sul territorio – ha commentato Carlo Piantoni, presidente Associazione Riuso3 -. Il coinvolgimento delle istituzioni è per noi fondamentale e ci permette di mostrare loro come sia possibile rilanciare il progetto al 2024 ancora con più coraggio e fiducia. Un impegno di tutti che ha portato ad aumentare gli orari di apertura del Banco stesso, oltre che la percentuale di scambio tra le persone e le comunità».
I locali del Castello di Lograto, messi a disposizione gratuitamente dalla Fondazione Morando e dalla Presidente Valeria Belli (anch’ella presente alla cerimonia) in stretta sinergia con l’Amministrazione guidata da Gianandrea Telò, ospitano dal  novembre 2020 i materiali e gli oggetti di scambio che fanno Banco del Riuso nella Pianura un nuovo punto di riferimento per i cittadini ed il mondo delle Associazioni. Un ruolo che non era certo dato per scontato agli inizi, soprattutto alla luce del complicato contesto pandemico che rese l’avvio della sperimentazione ancora più “in salita”.  Grazie ad un finanziamento raccolto da Fondazione Cogeme presso Regione Lombardia (nell’ambito del programma di Sviluppo Rurale 2014-2020), il progetto Banco del riuso nella Pianura è stato avviato con regolarità e maggiore solidità rispetto agli obiettivi prefissati dai promotori e partner dell’iniziativa. Insieme a Fondazione Cogeme infatti sono della partita l’Associazione RIUSO3 che gestisce operativamente i due Banchi (Rovato e Lograto) con il Presidente Carlo Piantoni e infine i due partner tecnici quali Linea Gestioni e Cooperativa Cauto che fornisce operatori specializzati nel settore. Inaugurato ufficialmente nel mese di luglio del 2021, la ricorrenza odierna celebra dunque il primo anno di attività del Banco in pianura e le finalità ad oggi intraprese, ovvero: rispondere ai bisogni primari; mettere in circolo e valorizzare beni che altrimenti andrebbero scartati; trovare forme alternative di economia sostenibile.
A chiudere la mattinata è Laura Scalvi, attivatrice Banco del Riuso per conto della Cooperativa CAUTO: «Un lavoro importante è stato fatto anche con i servizi sociali dei comuni coinvolti e più in generale con la Fondazione BBO, responsabile della gestione sovracomunale dei servizi sociali del distretto n.8. Ed esempio nel corso del 2021 è stato attivato un tirocinio di inclusione sociale che, ad oggi, è stato esteso per tutto il 2022. Il Banco può davvero essere uno snodo importante anche su questo fronte».
Numerosi e presenti i volontari del Banco del riuso a testimonianza della fitta rete di collaborazione avviata sulle tematiche del non spreco e del riutilizzo.

Qualche dato sul primo anno di attività
Dal mese di gennaio al 31 dicembre 2021 sono stati coinvolti circa 140 utenti, ad oggi sono più di 180 persone iscritte ai “servizi” del Banco e dediti agli scambi. Rapportando il numero degli iscritti e le rispettive provenienze, si rileva che circa il 67% proviene dai tre Comuni aderenti, mentre il restante 33% da altre realtà quali ad esempio Azzano Mella, Brescia, Castelcovati, Castel Mella, Chiari, Longhena, Lumezzane, Mairano, Quinzano d’Oglio, Torbole Casaglia, Travagliato e Trenzano. Certamente un dato significativo e che sta ad indicare quanto la relazione sociale sul territorio si sia implementata ed arricchita in un lasso di vita relativamente breve, anche grazie alla predisposizione naturale del “Modello Banco” alla socialità. In media, ad ogni apertura al pubblico, sono stati presenti 35 iscritti, 7 dei quali volontari dell’associazione Riuso3 i quali aiutano nella gestione delle attività (accoglienza, selezione vestiti, recupero beni, inserimento dati, pulizia e sistemazione degli spazi).
Per quanto riguarda le attività di scambio, nel corso del 2021, sono stati raccolti e scambiati: 45 mobili; 209 oggetti di medie/grandi dimensioni; 1916 kg di oggetti domestici e di uso quotidiano di piccole dimensioni; 163 oggetti elettronici; 998 kg di vestiti di cui 172 kg di scarpe; 157 kg di cibo. Come da Modello Banco, il tutto viene “catalogato” secondo una procedura standardizzata attraverso il punteggio denominato Felicità Interna Lorda (FIL), e senza alcuna forma di scambio in denaro. 194.244 sono i FIL totali movimentati nel 2021 di cui 112.617 FIL in entrata e 81.627 FIL in uscita, equivalenti a oltre 3.884 ore di attività. Il Banco del Riuso genera due tipologie di impatto. Una sociale ed una ambientale. Se volessimo approfondire quest’ultima, in termini di tutela dell’ambiente, potremmo allora quantificare l’impatto del Banco del Riuso nella Pianura a circa 7,23 tonnellate di CO2 risparmiata, sulla scorta dei parametri indicati nel documento “Emissions from waste incineration: good Practice Guidance and Uncertainty Management in National Greenhouse Gas Inventories”.
 

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