di Kathy Pitton

20
Gen
2017
Ritratto di mavi

Grazie Umbria

Un’iseana tra i terremotati

Sì, devo principalmente ringraziare le genti umbre per il loro orgoglio, la voglia di tirarsi su e la determinazione.
Ma la storia comincia in agosto con la prima scossa di terremoto; e mi si accappona la pelle, forse perché la memoria corre al lontano 1976, al Friuli, alle ferite aperte allora in famiglia e mai chiuse del tutto.
E decido di fare qualche cosa, qualunque cosa ma se non sai a chi appoggiarti diventa difficile. La mobilitazione iniziale è caotica e non riesco, a malincuore, ad organizzare un viaggio per scendere e dare una mano. Me ne resto a casa a guardare le immagini al telegiornale, col magone in gola a volte, altre ancora con le lacrime che bruciano penando a 4 anni fa, al dolore di amici ciclisti che in Emilia hanno perso tutto in un attimo. La voglia di organizzare qualche cosa rimane forte ed alla fine, con mia figlia, decido sul cosa fare: pacchi di Natale solidali!

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