Gli appalti vincolati ai posti di lavoro

La cura dell'occupazione, o meglio affrontare la crisi occupazionale con strumenti che sanno d'altri tempi, proprio perché, alla faccia delle normative, dei collocamenti con le società interinali, esistono ancora Comuni che trovano varchi nella normativa per far prevalere il buon senso.
Così commuove a Urago d'Oglio l'atteggiamento del Comune, che anche nei bandi più importanti fa prevalere l'interesse della comunità.
Ci riferiamo al maxi bando per la nuova scuola elementare che il Comune ha licenziato con un investimento di 1,6 milioni di euro. Impossibile mettere di mezzo, pena quanto accaduto ad Adro, vincoli per favorire imprese locali.
Era possibile, invece, interessarsi del fabbisogno di manovalanza della ditta che si è aggiudicata l'appalto, la Bianchetti di Gussago. E da qui muovere un ufficio di collocamento «sui generis», come ha fatto il Comune.
E' stato infatti largamente apprezzato l'intervento del Comune con un bando pubblico diffuso in tutto l'abitato per reclutare 4 operai edili da assegnare all'appalto. Tanti sono gli operai di cui l'azienda ha bisogno in aggiunta ai propri di stanza a Urago d'Oglio. Difficile, e poco importante, è sapere se si sia trattato di una richiesta esplicita dell'Amministrazione.
Quel che è certo è che a fronte di un appalto sottoposto a partecipazioni da tutta Italia, il Comune ha fatto ricadere un potenziale benessere economico non solo nella provincia di Brescia (visto che l'aggiudicatario è di Gussago) ma anche su Urago.
Il Comune ha pubblicato un «sollecito a tutti gli uraghesi interessati» che con questo coinvolgimento potranno beneficiare di un'occasione di lavoro che nulla ha a che vedere con i sostegni sociali come i voucher, bensì con un vero e proprio stipendio a tempo determinato per diversi mesi di lavoro e, ovviamente, alla possibilità di un'assunzione.
L'occasione è talmente ghiotta che a Urago si è diffuso una sorta di toto-lavoro, finalizzato a comprendere quali saranno i criteri di assunzione.
Ma a tal proposito il Comune ricorda di essere estraneo a qualsiasi graduatoria o scelta, essendo a trattativa privata l'individuazione dei nuovi operai, che saranno individuati a discrezione dell'azienda appaltataria.
Insomma, una scelta che è destinata a fare giurisprudenza lavorativa, visto che in molti casi le aziende, anche grandi, che si aggiudicano i maxi appalti, non sono interessate a spostare tutta la forza lavoro nel singolo cantiere.