«Ripartire? Da che se non dai politici lombardi»
Caro Direttore,
In Lombardia siamo a 62.153 contagiati e 11.377 morti (al 16 aprile).
Parliamo solo di cifre ufficiali.
Perché ogni cittadino Lombardo, se non è accecato dalla propaganda, è consapevole che i numeri sono tragicamente molto più alti. Non sono ancora state incrementate le misure di prevenzione sul territorio, la medicina di base è allo stremo, tra medici ammalati e troppo morti, non è stato messo a punto un protocollo terapeutico per le varie fasi della malattia, non si fanno i tamponi e gli esami virologici, non vengono distribuiti in maniera adeguata i dispositivi di protezione individuale, nelle RSA la situazione continua ad essere fuori controllo, siamo in presenza di numeri di nuovi contagi e nuovi morti che, seppure in riduzione, continuano ad essere alti.
Con tutto questo pare che la principale preoccupazione di Fontana e Gallera sia la ripartenza, quella di Salvini di parare il culo ai dirigenti della sanità Lombardi, tutti di nomina politica.
Il tutto condito con una quantità industriale di propaganda sulla presunta qualità della sanità lombarda e attacchi quotidiani e spesso strumentali al Governo, certamente non esente da colpe, ma che hanno come unico risultato quello di danneggiare il nostro Paese. Siamo proprio nelle mani di bella gente.
Luciano Onger
Castelcovati