Studenti «portoghesi» pizzicati
Pretendevano di stare comodi e seduti nel viaggio diretto verso la scuola , ma alla fine si sono rivelati studenti «portoghesi».
E' accaduto a Castelcovati, dopo un'indagine avviata dal Comune per verificare le rivendicazioni di decine di studenti con relative famiglie.
«Nelle scorse settimane numerose sono state le telefonate e le segnalazioni pervenute da cittadini covatesi – spiega il sindaco Fabiana Valli - che lamentavano il sovraffollamento dei mezzi di trasporto pubblico sulla tratta Castelcovati-Chiari, nonché la mancata fermata, con conseguente necessità degli studenti di contattare i genitori per essere accompagnati a scuola».
Ma il diritto vantato si è trasformato presto in un dovere non rispettato con un effetto boomerang che ha del clamoroso.
Infatti, l'Amministrazione si è attivata richiamando la compagnia Arriva affinché fosse garantito, in forza dell'abbonamento acquistato o del singolo biglietto da obliterare, il servizio agli studenti.
La compagnia ha trasmesso alla Polizia locale la carta di circolazione dei tre mezzi utilizzati per il servizio: un pullman doppio di 18 metri, un pullman singolo di 12 metri e un pullman singolo (servizio appaltato a terza società di trasporto) di 12 metri, con una portata totale di 233 studenti.
Peraltro si precisava che trattandosi di servizio di trasporto pubblico, come per tram e metrò, viene garantito il servizio e non il posto a sedere.
Il 16 ottobre, al fine di verificare la situazione e la sussistenza della problematica denunciata, la compagnia ha quindi organizzato un controllo, chiedendo supporto alla Polizia Locale per l'eventuale identificazione dei soggetti trasgressori.
I controlli hanno consentito di rilevare che i tre veicoli trasportavano complessivamente 194 studenti, a fronte di una portata massima di 233. Quindi tutto era in regola. Tuttavia 55 studenti (a fronte dei 194 controllati) sono stati multati per mancata timbratura.
«Spiace sempre se vi sono disagi -. ha concluso il sindaco – ma siamo rammaricati dell'elevato numero di contravvenzioni applicate: di fatto uno studente ogni quattro era privo del titolo di viaggio, con grave danno per la compagnia che alla luce dei numeri di cui sopra (139 regolari), potrebbe essere legittimata addirittura a ridurre il numero dei mezzi di trasporto con i disservizi che potrebbero derivarne».