Paratico ha cinque nuove sculture

Realizzate dagli artisti di “Scolpire in Piazza”
Ritratto di giulia

Dal 6 al 13 luglio a Paratico si è tenuta la sedicesima edizione del Simposio internazionale di scultura “Scolpire in Piazza”, un appuntamento biennale d’arte, cultura e tradizione della pietra arenaria di Paratico che è stato ospitato nel piazzale della ex Stazione ferroviaria. 
Per una settimana è stato possibile vedere dal vivo come prende forma un’opera d’arte: sei scultori, due bergamaschi, un coreano, una coppia italo-albanese e un francese, hanno infatti creato cinque diverse opere d’arte che sono state scolpite partendo dai blocchi di pietra arenaria provenienti e forniti dalle cave locali, messi a disposizione dell’Amministrazione comunale. 
Per creare le loro opere i sei scultori, Yum Si Kwon, Gianpaolo Corna, Andrea Previtali, Gilles Vitaloni, Cristina Mora e Alfred Kedhi hanno preso spunto dal tema dall’estratto di un testo del filosofo e scrittore americano Henry David Thoreau che recita «Un lago è il tratto più bello ed espressivo del paesaggio. È l’occhio della terra, a guardare nel quale l’osservatore misura la profondità della propria natura». «un lago è il tratto più bello ed espressivo del paesaggio. È l’occhio della terra...». Il tema proposto dall’Amministrazione comunale di Paratico che, per questa edizione, aveva individuato l’esigenza che le opere artistiche fossero inserite armonicamente nell’ambiente, in uno spazio dedicato che, una volta completato, andasse ad aggiungersi ai percorsi già esistenti sul territorio.
Le opere create sono Il lago del cigno di Yum Si Kown, Riflessi di Gianpaolo Corna, Ninfa di Andrea Previtali, Passeggiata di Gilles Vitaloni e La porta dell’essere di Cristina Mora e Alfred Kedhi. Ora queste opere fanno parte di un percorso che va ad integrarsi nel paesaggio urbano, arricchendolo non solo visivamente ma anche spiritualmente. Ora queste cinque sculture verranno poste in diversi luoghi di Paratico: una troverà posto in acqua, davanti al capanno didattico dei taxodi, due verranno messe nella radura del bosco delle grandi piante acquatiche e altre due si aggiungeranno a quelle sul viale pedonale della stazione verso il Parco delle Erbe danzanti. 
Sono poco meno di un centinaio, con quelle realizzate in questa edizione, le opere che hanno preso forma grazie al Simposio internazionale di scultura: le prime sono del 1990. Solo nel 2000 però si decise di creare con le opere realizzate un percorso artistico a cielo aperto installando le sculture in diverse zone di Paratico, al parco dell’Oselanda, in via delle Fontane, alla stazione e in altri spazi cittadini.

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