Soncino

05
Dic
2018
Ritratto di Massimiliano Magli

Soncino, nello specchietto retrovisore

Avevo nello specchietto retrovisore l'immagine del castello di Soncino... Me lo lasciavo alle spalle mentre guidavo un'Audi 80 (figlia degli anni 80) e mio padre non sapeva, ma aveva in me - ora lo capisco, solo ora mentre allora pensavo di essere un furfante - tutta la fiducia e l'amore per un figlio che considerava grande e responsabile... Pur sapendo che in tutta quella grandezza e responsabilità potevano crescere tanti imprevisti opposti...
E in fondo mi è sempre andata bene, nonostante gli imprevisti. E con gran culo. Le mie fughe da casa - con una incoscienza, in realtà, da paura, perché guidare un'auto a 20 anni era ed è una follia, perché è follia vivere le nostre strade - erano davvero «brave» come si intende brava la vita di chi esplora...
E Soncino, dunque, Soncino...

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