«Sanità, traditi i diritti in Lombardia»

Ritratto di roberto parolari

Caro Direttore, 
                        il “Piano Nazionale di Governo delle Liste d'Attesa per il triennio 2019 - 2021” (Pngla), dispone alcune importanti condizioni relative ai tempi d’attesa delle prestazioni sanitarie.
Il Pngla si propone di condividere un percorso per il Governo delle Liste di Attesa, finalizzato a garantire un appropriato, equo e tempestivo accesso dei cittadini ai servizi sanitari che si realizza con l’applicazione di rigorosi criteri di appropriatezza, il rispetto delle Classi di priorità, la trasparenza e l’accesso diffuso alle informazioni da parte dei cittadini sui loro diritti e doveri.
Il rispetto dei tempi d’attesa è garantito da procedure volte ad assicurare l’erogazione delle prestazioni specialistiche che prevedono l’erogazione della prestazione in regime privato accreditato, in caso di inosservanza dei parametri prestabiliti.
Il Pngla impone inoltre ad ogni Regione un CUP online, aggiornato in tempo reale, che consenta la gestione di visite ed esami.
Tutto ciò premesso, vorrei sapere perché mi risulta impossibile prenotare una visita cardiologica con ricetta urgente (entro le 72 ore) nonché con priorità B (entro 10 giorni), in una delle strutture pubbliche o accreditate di Brescia e provincia. 
Sono peraltro informato che diversi altri assistiti hanno patito questi disservizi e non ricevono adeguato supporto dai CUP contattati. Tanto è vero che gli addetti ai CUP che dopo assurde attese, hanno risposto alle mie chiamate, mi hanno dirottato su altre strutture sanitarie che stante i calendari del servizio regionale, avrebbero dovuto erogare la prestazione entro i termini stabiliti dal Medico. 
In realtà le disponibilità che appaiono nell’area prenotazioni del sito regionale sono del tutto indicative ed inattendibili in quanto l’aggiornamento delle agende non avviene in tempo reale.
Inutile dire che gli accertamenti prescritti sono essenziali e che questa disorganizzazione rende vani gli sforzi ed i sacrifici quotidiani di eccellenti Operatori sanitari.
Ultimo ma non meno importante la “Sanità” non può seguitare ad attribuire questi disservizi all’emergenza Covid. 
Restando a disposizione per eventuali chiarimenti porgo distinti saluti.
 
Roberto Siani
Comitato Consumatori Mairano
 

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