"Vi racconto la mia donna"

Correva l’anno 2009 quando ebbi l’opportunità di parlare di scrittura con Carla Magnani e confrontarmi con lei in occasione del Concorso Letterario Internazionale “Premio Aurora”, a cui due sue alunne dell’Istituto Benedetto da Norcia di Rodengo Saiano si classificarono seconde.
Oggi mi trovo a intervistarla nuovamente, ma come autrice, in vista dell’uscita del suo romanzo d’esordio “Acuto” (Gilgamesh Edizioni) che sarà presentato in anteprima Martedì 26 Maggio alle ore 20:30 a Rodengo Saiano presso l'Auditorium di San Salvatore Via Castello, 8 e Venerdì 29 Maggio alle ore 18:00 presso La Feltrinelli Corso Giuseppe Zanardelli, 3 a Brescia.
Già vincitrice in passato di alcuni premi di poesia, Carla Magnani, docente di Lettere, si affaccia sul palcoscenico della letteratura non più solo come lettrice e insegnante, ma da protagonista.
L’autrice accompagna il lettore nel labirinto della psicologia femminile attraverso la storia di Elisa, una donna dalla vita invidiabile, tranquilla, avvolta dalle granitiche certezze che è riuscita a costruirsi negli anni. Ma una telefonata da oltreoceano cambia tutte le carte in tavola. Elisa è costretta a fronteggiare un passato che pensava di aver sepolto, gli anni dell'università, il Sessantotto a Pisa e… Marco. Dopo aver affrontato le sue più grandi paure, la protagonista sarà davvero pronta a mollare il salvagente e lasciarsi trasportare dalla corrente? Una storia di forza e di coraggio tutta al femminile, dagli anni Settanta ad oggi.
Come è avvenuto il passaggio da insegnante a scrittrice? “Durante uno degli anni scolastici passati, particolarmente impegnativo e faticoso, mi sono rivolta alla scrittura così come ci si affida speranzosi a una terapia medica. Da tempo avevo in mente una storia che sempre con maggiore insistenza chiedeva di concretizzarsi attraverso una stesura sotto forma di romanzo. Mi sono quindi decisa e ho iniziato, non senza interruzioni dovute a impegni lavorativi, trovandomi nel doppio ruolo di insegnante di lettere e quello di scrittrice e vivendo quest’ultimo come logica conseguenza del primo”.
Come è stato scelto il titolo del libro? “In maniera del tutto spontanea. E’ nato insieme alla storia. Ho intravisto nell’acuto presente in uno spartito musicale l’esatta corrispondenza tra la vita incolore, la definirei “piatta” condotta dalla protagonista del romanzo, peraltro concertista mancata, fino al momento della trasformazione in un’esistenza piena e capace di farle vivere intensamente le varie sfumature che la caratterizzano”.
Quanto di autobiografico troviamo nei personaggi e nelle vicende da loro vissute? “Non credo nell’oggettività dell’arte. Ma ciò non significa che questo mio romanzo sia un’autobiografia. Certo il desiderio di approfondire e trattare un periodo storico così controverso e perciò così interessante mi ha portato a inquadrarlo attraverso punti di vista e rispettive posizioni distanti tra loro. Le due sorelle si compenetrano seppure si trovino su fronti diversi e ambedue, sicuramente, hanno qualcosa in comune con me: un’educazione borghese e un’interiore necessità di metterla in discussione. Poi c’è Pisa, dove ho frequentato l’università, la Toscana, dove ho vissuto i miei primi quarant’anni e dove, almeno con il pensiero, torno sempre più spesso. Forse di me c’è ancora di più, ma perché non farlo restare un fatto privato?”
La storia si svolge ai nostri tempi, ma attraverso un sapiente uso del flashback vi sono rimandi al passato e in particolare al periodo dal ’68 al ’72, denso di avvenimenti significativi per il mondo intero. Oltre a quanto già vissuto di persona nella Pisa di quegli anni come si è dovuta documentare per una ricostruzione fedele della storia? “Non è facile scrivere di un determinato periodo storico all’interno di un romanzo. Non essendo un saggio, c’è il rischio di cadere in una narrazione cronachistica che non giova a creare quelle emozioni che il testo deve suscitare. E’ stato comunque necessario documentarmi e non solo per recuperare informazioni riguardanti gli anni in questione, ma soprattutto il clima che si era venuto a creare e i cambiamenti che da allora sono avvenuti nella società. Ho concentrato la mia attenzione sugli avvenimenti che dal ’68 al ’72 hanno visto Pisa protagonista dei fermenti che interessavano l’intera nazione. Mi sono avvalsa di varie fonti: filmati, fotografie, articoli di giornali, libri, internet, interviste rilasciate da chi ha vissuto in prima persona gli eventi. E’ stato un lavoro interessante ma che ha richiesto diverso tempo e che mi ha visto impegnata nel tentativo di far rivivere quel passato attraverso le storie e le narrazione dei personaggi del romanzo”.
E’ stato facile trovare un editore che pubblicasse la sua opera in un momento di mercato saturo e competitivo come quello dell’editoria? “In un periodo in cui anche l’editoria risente ampiamente della crisi, ho volutamente trascurato di proporre il mio manoscritto alle maggiori case editrici e mi sono rivolta a quelle minori, cercando comunque di puntare su chi dava delle garanzie di serietà e offriva un’adeguata distribuzione sul territorio nazionale. Tra le proposte che mi sono pervenute, ho scelto la Gilgamesh Edizioni con sede ad Asola (MN). Quella che rispondeva ai requisiti richiesti e che per vicinanza chilometrica facilitava i contatti tra me e l’editore”.
L’impianto narrativo è stato stravolto dal lavoro dell’Editor o è pressoché rimasto invariato? “Ho trovato in Giulia Prati, la mia giovane ma già esperta Editor, la figura capace di aiutarmi nel dosare equamente le varie parti: eliminare dove doveva essere snellita la narrazione e incrementarla dove era necessario. Il tutto è avvenuto senza snaturare la storia e nel pieno rispetto di ciò che volevo”.
Quali sono i progetti per il futuro? “Più che di futuro parlerei di presente. Sto già scrivendo il mio secondo romanzo e intendo dedicargli più tempo non appena sarò per sempre libera da impegni di lavoro. Ho trovato nella scrittura uno strumento terapeutico, mi fa stare bene e non intendo accantonarlo, dovunque esso mi porti”.
“Acuto” è disponibile in tutte le librerie, negli store online, in ebook o direttamente sul sito dell’autrice www.carlamagnani.it