All’Ospedale di Chiari arriva il robot per la disinfezione

Primo in Lombardia, è stato donato dalla Commissione Europea
Ritratto di roberto parolari

Le infezioni ospedaliere sono un problema significativo e in crescita nel settore della Sanità. Ogni anno milioni di pazienti vengono infettati e centinaia muoiono a causa delle infezioni contratte durante il ricovero in ospedale. La pandemia di Covid-19 ha ulteriormente aggravato questo problema, così la Commissione Europea ha iniziato a pensare a una soluzione per aumentare la sicurezza dei pazienti e del personale. Il progetto si è concretizzato nel novembre 2020, quando la Commissione Europea ha deciso di acquistare 200 robots per la disinfezione destinati a essere donati agli ospedali europei, utilizzando i fondi stanziati per gli strumenti per il sostegno di emergenza (12 milioni di euro).
Ad aggiudicarsi l’appalto è stata un’azienda danese, Uvd Robots, selezionata a dicembre dalla Direzione generale delle reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie della Commissione Europea per la fornitura dell’innovativo sistema. La distribuzione ha preso il via il 26 febbraio 2021 e i primi trenta robot sono stati consegnati in 12 Stati membri (Slovenia, Belgio, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Croazia, Lituania, Lussemburgo e Paesi Bassi).
Tra le realtà ospedaliere che possono beneficiare di tale tecnologia ora c’è anche l’ASST Franciacorta, che nel marzo 2021 ha sottoscritto un accordo per la donazione. Nei giorni scorsi il robot è stato consegnato al presidio di Chiari. Al termine dell’installazione e di una fase di addestramento, il robot sarà utilizzato nel blocco operatorio dell’ospedale clarense.

Le caratteristiche

Uvd Robots, utilizzando una tecnologia che si basa sull’emissione di luce ultravioletta, elimina il 99,99% dei batteri e dei virus (Stafilococco aureo, Escherichia coli, Clostridium difficile, Sars Covid-2 e molti altri), in tempi relativamente rapidi (disinfetta in dieci minuti una stanza di 25 metri quadrati). Il processo funziona in due modalità: manuale o automatica. Nel primo caso il robot è controllato, tramite un tablet, da un operatore; nel secondo caso, è necessario impostare una mappatura dello spazio, il percorso da seguire e la fascia oraria.
La disinfezione con raggi ultravioletti rende inattivi tutti i patogeni che sopravvivono dopo la pulizia manuale ed è utilizzabile in tutti i reparti ospedalieri (sale operatorie, stanze di degenza, reparti oncologici, anestesia e rianimazione ecc.), a condizione che non vi siano persone all’interno al fine di evitare l’esposizione ai raggi UV-C.
Il robot, dotato di un apposito caricatore per la batteria, può disinfettare fino a 18 stanze con una sola ricarica. Ha un’interfaccia user-friendly e l’utilizzo è molto intuitivo.

L’installazione e l’utilizzo all’ospedale di Chiari

Lunedì 17 maggio il robot è stato installato all’interno del presidio ospedaliero di Chiari da un tecnico specializzato proveniente dalla Danimarca. Nella stessa mattinata ha preso il via anche il percorso di training. Ad accogliere l’innovativa strumentazione era presente il Direttore Generale dell’ASST Franciacorta Mauro Borelli, affiancato dall’europarlamentare Stefania Zambelli che ha avuto modo di ribadire l’importanza della sinergia fra Territorio e Istituzioni Europee definendo Chiari "un modello da replicare su tutto il territorio lombardo rispetto ad iniziative di tale portata".
Dopo l’addestramento del personale infermieristico e del personale tecnico, il robot entrerà in funzione nel blocco operatorio dell’ospedale di Chiari. L’estrema versatilità del macchinario consentirà di utilizzarlo al bisogno anche in altri ambienti, come ad esempio la Rianimazione.
L’ASST Franciacorta invierà periodicamente dei report alla Commissione europea per rendicontare i risultati apportati dall’uso del robot.
 

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