L'uomo che sussurrava ai pesci

Mantegari, mentre la gente non tiene puliti i marciapiedi, tiene pulita una mezza fogna
Ritratto di Redazione

Sussurrava ai cigni, alle anatre (compreso un raro esemplare di anatra siberiana) e ora lo fa anche con i pesci di fosso. Quelli che quando asciugano una roggia muoiono a migliaia.
Ci vorrebbe ben più di un premio civico per Giacinto Mantegari, muratore clarense in pensione che da oltre dieci anni tiene meglio di un giardino privato non tanto il marciapiede di fronte a casa, bensì l'intera Seriola Vecchia.
L'uomo, grande appassionato di animali, non ha resistito all'idea che la roggia potesse essere chiusa per mesi per lavori di manutenzione. «Andare a secco per così tanto avrebbe significato, oltre che una massiccia moria di pesci, anche un rischio di estinzione per gli uccelli acquatici che vi vivono: anatre, anatroccoli, cigni sarebbero stati a rischio o si sarebbero spostati lasciando l'oasi che ho creato in viale Teosa. E poi, sia detto fuori dai denti, questi cigni me li sono comprati io per bene due volte, dopo che me li avevano rubati due volte».
Il risultato è che a dispetto della secca che ha dovuto affrontare la roggia, il tratto di viale Teosa di casa Mantegari è diventato un'oasi magnifica, in cui il «padrone» di casa cura anche le rive, con l'innesto di fiori, erbette ed essenze varie.
Ma come ha fatto a ripopolare e salvare un tratto di roggia secco?
«Semplice – dice -, con la forza di volontà: ho messo una pompa a immersione nella roggia Castrina  che incrocia questo canale e ogni giorno metto un po' d'acqua per tenere allagato il corso d'acqua. Tra ore di lavori e spesa in elettricità per tenere accesa la pompa lo so solo io quello che sto spendendo, ma qui la gente, nonostante vi passi una trafficata statale 11, si ferma entusiasta come fosse a un piccolo zoo».
E mentre stiamo visitando questo singolare sito l'apprezzamento sfocia in una proposta tabù: alcuni pescatori chiedono se è possibile gettare la lenza. «Premesso che qui la pesca è vietata – risponde loro Mantegari – sappiate che questi pesci sono stati salvati ma non certamente in buona salute, vivendo in acqua che di fatto non ha ricambio e pertanto ristagna».
Come dire: la grigliata di pesciolini uscirebbe piuttosto indigesta.
Per capire quanto sia eroico il gesto di quest'uomo, basti dire che a due metri dai cigni c'è un intersezione con la roggia Castrina che è spesso una discarica a cielo aperto, con quintali di rifiuti, alcuni dei quali impensabili, che si accumulano spesso. Tra i più singolari, persino una bombola di gas.
Ma Giacinto tira dritto, pensa ai pesci e sogna la sua oasi giorno e notte.

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