Pioggia di lettere per i dirigenti scolastici

Da genitori e sindacati al Governo e al presidente Mattarella
Ritratto di roberto parolari

I dirigenti scolastici spediti bruscamente in pensione ad anno scolastico già iniziato hanno deciso di coalizzarsi e scrivere ai primi poteri dello Stato. 
Tra questi c'è anche Elena Sibilia, dirigente a riposo di Rudiano, con i plessi di Roccafranca, Urago d'Oglio e anche, da settembre, l'istituto comprensivo di Pontoglio. 
La dirigente ha già goduto nei giorni scorsi del forte sostegno dei colleghi insegnanti e delle famiglie che avevano manifestato con un flash mob in tutti i plessi (particolare importanza ha rappresentato quello di Roccafranca, fatto fuori dalla scuola in pieno orario scolastico). 
Un gesto di protesta alla cieca burocrazia che non ha avuto rispetto di diversi dirigenti e delle relative scolaresche, traumatizzate da una chiusura di mandato ad anno scolastico abbondantemente cominciato. 
Con la Sibilia ci sono anche i bresciani Angiolino Albini (Borgo San Giacomo) e Albini e Gianluigi Cadei (del Cpia di Chiari) e altri sei dirigenti lombardi. 
Nella lettera contestano «l'intempestività della decisione, il contrasto interpretativo con altre Regioni, la difformità di trattamento rispetto agli anni precedenti, l'arbitrarietà della scelta, il danno grave alle istituzioni scolastiche, ma anche l'antieconomicità del provvedimento poiché il reggente incaricato ha un'indennità maggiore proprio per la precarietà del nuovo ruolo». 
«Sottolineiamo – aggiungono i dirigenti – che se ci sono reggenti e non dirigenti è perché non c'era alcun turnover da soddisfare: infatti non ci sono dietro di noi giovani dirigenti in attesa di incarico».
Per i dirigenti c'è anche il rischio di una beffa economica: «Si riscontra la mancata presentazione a suo tempo della pratica pensionistica da parte di chi è stato inopinatamente dimissionato, con il rischio concreto di rimanere, nelle more della definizione compiuta della pratica medesima, senza trattamento stipendiale e contestualmente di quiescenza». 
Viene contestato anche l'atteggiamento dell'Ufficio scolastico regionale, per non aver favorito «la procedura del visto con riserva»: procedura che viene auspicata anche in questo momento. 
E per questa ragione anche i rappresentanti sindacali dell'istituto comprensivo di Rudiano hanno deciso di scrivere all'Ufficio Scolastico Regionale chiedendo il reintegro della dirigente «anche a fronte del grande lavoro compiuto e tutt'ora in corso di contrattazione integrativa di istituto: l'addio della dirigente rischierebbe di comprometterlo».
Le richieste sono di un accoglimento con riserva (di fatto invia eccezionale ma finalizzato a completare almeno l'annualità scolastica). 
E nelle scorse ore è arrivata anche una lettera dei genitori che, con lo stesso intento, è stata inviata al Ministero dell'Istruzione e alle autorità scolastiche regionale e provinciale. 

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