Tre giovani del Rugby Rovato convocati nella Nazionale Under 19

Ecco gli avversari della Seniores nella corsa alla promozione
Ritratto di roberto parolari

Due su tre è il roseo bilancio della Nazionale di rugby durante le Autumn Nations Series, la serie dei test match incrociati che ogni anno nel mese di novembre vede le grandi del Vecchio Continente ospitare le corazzate dell’Emisfero Sud. Dopo la roboante vittoria su Manu Samoa nella partita d’esordio disputata a Padova (49-17), l’Italrugby ha riscritto un pezzo di storia battendo per la prima volta l’Australia (28-27, al Franchi di Firenze). Il capolavoro non si è ripetuto contro i Campioni del Mondo del Sudafrica (21-63, al Ferraris di Genova) ma gli Azzurri hanno giocato alla pari per almeno cinquanta minuti. Nelle tre settimane che hanno rilanciato il movimento italiano a livello internazionale abbiamo rivisto l’entusiasmo dei tempi migliori, quel sostegno nei confronti dell’Italrugby che il pubblico è tornato a far sentire con forza.
Abbiamo bisogno di una Nazionale che convince e vince perché l’effetto traino sul rugby di base è fondamentale. 
E abbiamo bisogno di personaggi come Ange Capuozzo. L’estremo della Nazionale Italiana e dello Stade Toulousain ha ricevuto il premio di "Breakthrough Player of the Year", come giocatore rivelazione dell’anno, nel corso della serata di gala dei World Rugby Awards organizzata dalla federazione internazionale al Salon des Etoiles di Montecarlo. 
Il ventitreenne, originario di Grenoble, nonni paterni napoletani e madre malgascia, è stato protagonista della stagione internazionale dell’Italrugby. Nell’esordio con l’Italia a marzo contro la Scozia a Roma è andato subito a segno con due mete mentre la settimana seguente a Cardiff ha inventato l’azione che ha lanciato Edoardo Padovani verso la meta della vittoria, la prima in casa del Galles. Due le marcature anche il 12 novembre, a Firenze, nello storico successo degli Azzurri sull’Australia, e infine la quinta e ultima meta della stagione, a Genova, contro il Sudafrica.
Era importante che la Nazionale tornasse a far parlare di sé in positivo, è uno stimolo in più per tutti gli atleti e per gli addetti ai lavori. 
In più di un’occasione qualche campioncino è uscito anche dalle fucine giovanili di un club come il Rugby Rovato riuscendo a toccare le vette più alte del rugby italiano e anche internazionale. E’ un risultato che ripaga il club degli sforzi sostenuti, in quanto l’obiettivo è proprio quello di portare ogni ragazzo e ogni ragazza a dare il meglio di sé, sia sotto l’aspetto umano che agonistico. Pertanto, la convocazione per il raduno della Nazionale Under 19 (Parma, 15-17 novembre) di Francesco Gandossi, Andrea Toninelli e Marco Valloncini è innanzi tutto il frutto della volontà e della dedizione al lavoro dei ragazzi e per il Rugby Rovato rappresenta un motivo di grande orgoglio e prestigio.


Due su tre è anche il bottino che l’Under 19 targata Rovato & Franciacorta ha raccolto nelle prime tre giornate del Campionato Elite. Dal match di esordio in casa dell’Amatori &Union Milano sono arrivati cinque punti sudati ma meritati (28-10), dopo una gara condotta al comando, sempre avanti nel punteggio ma dovendo tener testa a un avversario che non si mai dato per vinto ed è rimasto a lungo in partita.
Con un ritmo di gioco alto, grazie alla qualità tecnica e alla volontà di esprimere un rugby propositivo, la squadra ha superato anche il Rugby Mogliano (27-21). Peccato per le occasioni collezionate a grappoli e non sfruttate, perché la quarta meta è sfumata e con essa anche il punto di bonus in classifica che era alla portata. Troppo Verona, invece, per il Rovato & Franciacorta che ha dovuto capitolare (31-5) sotto i colpi asfissianti dei rivali scaligeri. «Pur sapendo che il Rugby Verona fosse una delle avversarie più forti del campionato ci siamo approcciati alla partita con troppo timore», il commento del coach Pierangelo Ceretti. La nota positiva è rappresentata dalle diverse occasioni pericolose create in gara, nonostante la squadra abbia giocato incerottata per via delle molteplici assenze dovute agli infortuni.
Un plauso per come hanno iniziato la stagione va anche ai ragazzi dell’Under 19 territoriale che a Brescia con il Rugby Fiumicello hanno strappato un ottimo 17-17. La squadra ha poi battuto il Como (36-10), a detta di coach Ceretti, grazie a un’ottima gestione del gioco e alle marcature di buona fattura che hanno consentito di conquistare anche il punto di bonus. Prosegue a gonfie vele anche la stagione agonistica delle Queens Lilium (meglio conosciute come QueenLium), il team femminile espressione della collaborazione tra Rovato e Centurioni. «Un’ottima preparazione, tanto entusiasmo e voglia di apprendere, di conseguenza ci sono tutti gli elementi per fare bene», aveva assicurato coach Alessandro Pinna alla vigilia dell’esordio in Serie A. Dopo la sconfitta iniziale con il Rugby Volvera, molto contenuta nel punteggio (15-10), le QueenLium hanno inanellato una serie di tre successi battendo, nell’ordine, Lions Tortona, Amatori & Union Milano e Cus Milano Cadetta, collocandosi al secondo posto del girone. 
Prima a punteggio pieno dopo la fase di qualificazione, la squadra Seniores maschile ha finalmente conosciuto le avversarie che dovrà affrontare nella seconda parte della stagione per puntare alla promozione. Il Rugby Rovato, insieme con le altre bresciane qualificate (Rugby Fiumicello, Bassa Bresciana e Rugby Calvisano Cadetta), dovrà vedersela con il Rugby Trento e tre formazioni venete, Rugby Vicenza Cadetta, Rugby Bassano e Rugby Monselice. Un girone a otto squadre con partite di andata e ritorno per assegnare l’unico posto disponibile. «Si respira molto entusiasmo – ha commentato il direttore tecnico Pierangelo Ceretti – sin dalla preparazione estiva abbiamo riscontrato un’ottima partecipazione agli allenamenti e di conseguenza una buona continuità in campo». La squadra guidata da Paul Griffen conosce bene le avversarie bresciane, avendole già incontrate nell’ultimo scorcio della passata stagione, e sa che non dovrà mai abbassare la guardia, ogni derby presenta più di un’insidia. In quanto alle venete, sono passati almeno sette anni da quando le fortune del Rugby Rovato si incrociavano con Bassano, Trento e Monselice. Vicenza è legata al bellissimo ricordo di una lontana promozione in Serie B, lo stesso la vittoria col Bassano nel 2016. Tutto questo potrebbe interessare agli amanti della cabala ma il successo si conquista sul campo sapendo che ogni passo falso potrebbe costare molto caro.

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