La Microeditoria del Fumetto approda tra le vie orceane

Per un mese le affissioni pubbliche lasceranno spazio alle illustrazioni
Ritratto di roberto parolari

Non cede al solo web la Microeditoria del fumetto che, anzi, si mette per le strade di Orzinuovi, quelle stesse strade che in primavera furono deserte di vita e piene di dolore con un drammatico bilancio fermo, oggi, a 60 vittime.  
Evento fuori le mura clarensi e fuori data rispetto alla Rassegna della Microeditoria di Chiari, il festival del fumetto il 6 dicembre lascia l'orceana Rocca di San Giorgio per arrivare sui dazebao delle pubbliche affissioni. Daniela Mena, direttrice artistica della Microeditoria, ha presentato l'edizione 2020, insieme ai curatori Nadia Bordonali e Luigi Filippelli, fondatori nel 2011 di MalEdizioni, casa editrice indipendente.
Per il Comune di Orzinuovi ha invece partecipato l'assessore alla cultura Mario Lombardi.
«Mi sento onorato – ha detto l'assessore - di poter accogliere un evento culturalmente tanto elevato ma anche socialmente tanto simbolico. Aprire queste 'finestre' per le strade con autentici capolavori significa regalare a Orzinuovi una carezza e un'opportunità di respiro in un momento nel quale è impossibile abbassare la guardia».
Mena ha ricordato che la relazione «con Orzinuovi e la scelta della Microeditoria del Fumetto parte proprio dall'origine della rassegna clarense: l'idea venne infatti proprio qui, tra gli orceani, ormai 18 anni fa».
L'edizione ha una locandina legata alla sede simbolo della rassegna (la Rocca di San Giorgio), con un richiamo alla leggenda del drago trafitto dal santo. È stata realizzata da Chiara Abastanotti, fumettista e illustratrice bresciana.  
«Altri mondi possibili» è il tema della rassegna che vedrà cinque illustratori under 35 aprire con le loro opere su orizzonti fantastici, quotidiani, futuri, interiori, impossibili.
«La modalità della mostra diffusa, esposta sui pannelli delle pubbliche affissioni – spiega Mena - è una piccola tradizione del festival e parte dall’idea di far incontrare il fumetto e l’illustrazione anche a visitatori casuali. Di ogni autore saranno esposte sei illustrazioni, alcune delle quali realizzate appositamente per la rassegna».
La mostra è allestita a partire dal 6 dicembre ed è «visitabile» anche sui canali social del festival nei giorni successivi all’affissione delle opere. Opere che resteranno fisicamente esposte per trenta giorni.
Veniamo agli illustratori. Manfredi Ciminale (alle spalle lavori per Laterza, Einaudi, Venerdì di Repubblica, Jacobin Italia e Linus) mostra paesaggi lontani, in cui il fantastico invade la realtà.
Nei lavori di Louseen Smith (argentina, reduce dalle Belle Arti di Bologna), il paesaggio esplorato è  il corpo e la relazione con l’altro.
Alberto Dalla Valle (adottato dalla Val Camonica ma originario di Bassano del Grappa), ha alle spalle un diploma in Belle Arti all'Accademia di Verona: crea personaggi da mondi immaginari, attingendo a un mondo pop.
Eliana Albertini, rovigina, il suo primo libro a fumetti è del 2017 e si intitola «Luigi Meneghello, apprendista italiano». Esplora la malinconia e, allo stesso tempo, la dolcezza della provincia.
Guido Brualdi, urbinate, con alle spalle cinema d'animazione, propone alcune scene del suo ultimo libro a fumetti, «Via di qui»: si guarda di nuovo alla provincia, in un’ottica di luogo rassicurante dal quale si vorrebbe al tempo stesso fuggire.
Dal 6 al 13 dicembre saranno inoltre proiettati sulla piattaforma Open Ddb un documentario sul fumetto (Fumetti dal Futuro di Serena Dovì) e, con offerta libera, «The Milky Way» di Luigi D’Alife, con illustrazioni di Emanuele Giacopetti (tema: l'emigrazione dei disperati attraverso le piste del benessere).

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