Il sindaco di Comezzano-Cizzago Alida Potieri ha presentato nelle scorse ore una situazione di estrema difficoltà per l'ufficio tecnico comunale. Per quanto legittima, la situazione ha visto di fatto svuotato l'intero ufficio che, non avendo dipendenti a tempo indeterminato ma solo incaricati, vedrà andare via ben tre professionisti il 30 di giugno.
Comezzano-Cizzago perde un bancomat e una banca.
La filiale Bpm con sede a Cizzago in fondo a piazza Europa ha infatti chiuso i battenti nei giorni scorsi, nell'ottica di una riorganizzazione che è ormai globale e che risente dell'attrazione imperante del sistema di banche on line. Già il gruppo Ubi, pure presente in paese, aveva ridotto l'orario della propria filiale, mentre resiste la Cassa Rurale di Borgo San Giacomo, in piazza Europa.
«Sono segni dei tempi – spiega il sindaco Mauro Maffioli – non nascondo il dispiacere per un servizio che se ne va, soprattutto per gli anziani, fortemente legati a un rapporto personale con la banca. Per fortuna altre due filiali resistono sul nostro territorio, così da ovviare a questa chiusura. Certo dispiace anche per un bancomat in meno, visto che lo sportello è una garanzia di continuità nell'erogazione del contante soprattutto quando gli altri sportelli sono guasti o esauriti in liquidità».
Da una stanza a un capolavoro tra i più rari della provincia. Ci sono voluti cento anni per il Comune di Comezzano-Cizzago per avere una biblioteca, non solo, un'intera villa in stile Liberty che fa invidia alle migliori biblioteche della provincia. Un progetto che è in dirittura d'arrivo e che si concluderà entro la prossima primavera, grazie a un domino di operazioni che ha consentito di liberare uno spazio magnifico per tale destinazione. Prima però bisognerebbe raccontare cosa abbia significato in tutti questi anni non avere di fatto una biblioteca.
Nonostante il nuovo municipio, inaugurato più di dieci anni fa in piazza Europa, la biblioteca del paese non ha mai avuto il diritto di chiamarsi così, essendo ridotta a una stanza in cui erano raccolti alla bell'e meglio i libri e i piccoli tesori accumulati dall'Amministrazione comunale.
Da sindaco a netturbino per un fine settimana. E' accaduto a metà febbraio a Comezzano-Cizzago, e non è la prima volta che avviene.
Il sindaco Mauro Maffioli ha deciso di prendere ramazza, sacchi e guanti e di percorrere in una mesta visita guidata la propria campagna, insieme ad alcuni volontari della protezione civile che, a un giorno di riposo dopo una settimana di lavoro, hanno preferito tornare a lavorare più sodo di prima per ripulire ciò che di più bello ha ogni paese: il verde agricolo, fatto di boschi, fossi e a Comezzano-Cizzago persino risorgive protette e finanziate dalla Regione.
L'acquisizione di Lgh da parte di A2A con una procedura privata? «Una indecenza – tuona il sindaco di Comezzano-Cizzago Mauro Maffioli, tornato sulla vicenda deliberata dall'assemblea soci di Cogeme (nella holding di Lgh) –.
E ancora più indecente è vedere che in questi giorni alcune Amministrazioni comunali vengano a fare la morale dicendo che è stato inopportuno».
Il sindaco infatti assicura di «essere stato l'unico nell'assemblea soci Cogeme ad avere contato contro tale tipo di cessione, peraltro subita, visto che il prezzo l'ha fatto A2A. Non ce l'ho con i board delle due società, ma con i soci sì, soci che peraltro in questi giorni si permettono pure di parlare e fare morali, quando sono stati i primi ad autorizzare un'operazione del genere».
“Lasciateci il corpo della suora santa“. Suona come una piccola crociata per salvare la “santa popolare“ quella levatasi da Cizzago e innescata dall’ex sindaco e storico locale Andrea Maina. E’ lui a scoprire che i resti mortali della suora poverella Damascena Scalvini, morta il 26 agosto 1945 durante un intervento chirurgico all’ospedale di Orzinuovi per curare una grave forma di gastrite duodenale, non può più restare al cimitero di Cizzago. “O qualcuno paga un rinnovo della sepoltura o se ne andrà nella fossa comune – spiega Maina -. La comunicazione è arrivata ad aprile dal Comune al parroco don Giordano Bettenzana, e ho preso a informarmi sulla storia di questa suora“. La fama di questa suora era altissima fino agli anni Ottanta, al punto da essere considerata una sorta di santa, almeno nell’immaginario locale. Tanto che nel 1983, arrivata la prima occasione per disseppellirla, i cittadini pagarono per tenerla nella sua tomba.
Quattro chef e tre pasticceri sul Fienile del Prete. Verrebbe da considerarla una commedia, e lo è per certi versi visto che come la commedia i «teatranti» del gusto hanno portato a casa un magnifico lieto fine proprio come nel genere letterario.
Il 3 luglio, ospiti a Comezzano di Simone Bianchetti e Silvia Loda (Finìl del Pret), gli artisti del gusto hanno prodotto una serata gastronomica (Brescia condita) che ha trasformato il finger food in un'occasione per fare solidarietà (con devoluzione alla Pediatria degli Spedali Civili) ma anche innovazione del gusto nel cuore della campagna bresciana.
Non nuovo a queste esperienze, il Finil del Pret ha già associato a questa serata anche l'arte, con una mostra di Liana Stelli e Alessandro Mosca e la musica dei Sun Gria.
Candidato Mauro Maffioli
Lista Impegno e volontà in Comune
Enrico Bertolini
Serafino Drera
Luigi Faglia
Sergio Festa
Faustino Luzzi
Manuel Mariotti
Michele Metelli
Marco Plebani
Giuseppe Righetti
Patrizia Scalvini
Marinella Trivella
Roberta Visini
Candidato Stefano Massetti
Lista «Giovani e futuro»
Lucia Barbareschi
Sara Chiari
Alessandra Marinoni
Giulia Marinoni
Michele Viviani
Marco Formenti
Francesco Festa
Mattia Cortellini
Cristina Bocchi