Nel panorama di Expo dove ogni nazione ha esposto le sue eccellenze in contenitori sia edilizi che in padiglioni di varia natura, firmati o allestiti dai migliori architetti, si è distinta la presenza del padiglione Italia con la prerogativa di essere stabile, destinato quindi, dopo Expo, alla prossima mostra, cui seguiranno le future e quindi destinato alla città. Una fortuna perchè esso, oltre ad aver rappresentato l'Italia, costituirà un caposaldo della ricerca d'avanguardia nel campo architettonico. Esso è già stato concepito anticipando le norme che sono entrate in vigore quest'anno, che riguardano il fabbisogno energetico degli edifici tendente a zero. Un vero salto qualitativo che trasformerà il "fare " architettonico, con nuovi scenari, aperti alla natura, all'ambiente, mediante la realizzazione di edifici in grado di prelevare e produrre energia con l'impiego della più sofisticata tecnologia.