Rovato: conclusa la 26° edizione del premio tesi “Si può dare di più”

I tre vincitori premiati nella sede di Cogeme Spa
Ritratto di roberto parolari

La Città di Rovato, oltre ad essere la “Capitale della Franciacorta”, per un giorno prova ad essere la “Capitale della ricerca”, quella universitaria: sono stati infatti consegnati, nella Sala Franciacorta di Cogeme Spa, i tre premi per le migliori tesi giunte da tutta Italia e da molte rinomate Università. 
«Il premio Tesi di laurea, oltre ad avere una sua storicità consolidata, rappresenta un punto alto nella convergenza tra ricerca e sviluppo aziendale, un modo concreto per capire da un lato quanto l’azienda sta facendo in termini di operatività e dall’altro a quale grado d’innovazione ci si possa ancora spingere» ha sottolineato il presidente di Cogeme Spa, Giacomo Fogliata, molto impegnato sul versante energetico con la società del Gruppo Cogeme Nuove Energie e al contempo attento ai bisogni delle comunità di riferimento. 
In particolare la sfida delle “Comunità energetiche” è stata al centro della tesi di Maria Cialdino con la tesi di dottorato dal titolo “Sostenibilità, territorio, lavoro: il caso della Comunità Energetica del Pinerolese”, vincitrice della sezione Energia e che ha cercato di rispondere ad alcune domande chiave tipo “Chi assume un ruolo chiave nella transizione ecologica nel contesto attuale? Quali forme e strumenti possono consentire un passaggio efficace verso un mondo più sostenibile?”. 
La risposta passa appunto dalle comunità energetiche e con esse, dalla possibilità di creare una connessione reale tra teoria e pratica. La stessa che sta alla base della ricerca promossa da Ester Seccaspina per la sezione Carta della terra, cultura ed economia circolare con una tesi incentrata su alcune buone pratiche legate agli allevamenti bovini in un’ottica di riduzione dell’impatto ambientale. 
A presenziare e consegnare il premio erano presenti la Signora Anna Gatti e Giovanni Falsina, mamma e fratello di Vittorio Falsina a cui è dedicata la sezione ispirata al documento Unesco La carta della Terra, caratteristico sin dagli esordi delle attività della Fondazione Cogeme. 
Presente per l’occasione il Commendatore Osvaldo Bosetti, in rappresentanza del presidente di Fondazione Cogeme Gabriele Archetti sempre attento alle attività della Fondazione, così come il Comune di Cazzago San Martino con l’assessore Varinia Andreoli responsabile dell’iniziativa Franciacorta in fiore (kermesse al centro di una tesi menzionata dalla giuria) e il sindaco di Castegnato Gianluca Cominassi, collegato da remoto.


L’edizione 2022 ha visto il ritorno anche della Sezione Acqua, grazie alla collaborazione del gestore del Servizio idrico integrato, Acque Bresciane, partner importante per la Fondazione in termini operativi e a sostegno alle Comunità locali di riferimento. Sezione che ha visto come vincitrice Alessandra Quero con la sua tesi “Sistema di riparazione in materiale composito per tubazioni di acqua potabile”. 
«Il compito del gestore è quello di garantire un servizio efficiente alle comunità e di essere sempre attento all’evoluzione del settore. Con le Università abbiamo aperto da alcuni anni un canale di collaborazione fattiva su diversi aspetti tecnici e operativi. Il sostegno al premio rafforza certamente questa impostazione» ha spiegato Mauro Olivieri, direttore tecnico di Acque Bresciane, coadiuvato dal direttore generale Paolo Saurgnani, entrambi presenti alla cerimonia e da sempre vicini a Fondazione Cogeme, a testimonianza della collaborazione sempre più stretta con il gestore presieduto dal 2018 da Gianluca Delbarba.
Alle tre tesi vincitrici si aggiungono anche tre menzioni: nella sezione Energia la Giuria ha premiato ex equo le tesi di Lorenzo Lastrico (“Monitoraggio di centrali solari a pannelli fotovoltaici con termografia a raggi infrarossi: confronto tra il controllo remoto da drone e da aereo”) e Lucia Barbagelata (“Diagnostica avanzata di centrali fotovoltaiche con termocamere e droni a guida autonoma”), mentre per la sezione Carta della Terra menzione per la tesi di Jennifer Potieri “Fiere, eventi che valorizzano il territorio. Caso di studio: Franciacorta in Fiore”.
Ad oggi il premio consta di un patrimonio scientifico notevole grazie alle numerose tesi giunte anche per questa edizione (70) aggiungendosi al migliaio già disponibili negli archivi di Cogeme e confermando un investimento economico pari a circa 100 mila euro stanziati nel corso di questi ultimi vent’anni. I vincitori di ogni sezione si sono aggiudicati un riconoscimento economico pari a 1500 euro (al lordo delle ritenute di legge).
 

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