Emergenza roghi all'impianto di compostaggio

Due roghi in una settimana, e in media uno ogni mese
Ritratto di Massimiliano Magli

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E' allarme roghi a Chiari ed anche allarme inquinamento. Ieri mattina un nuovo importante rogo ha avvolto i cumuli di rifiuti organici della Staf, azienda specializzata nel trasformare in compost scarti di produzione e domestici.
Un incidente che arriva a nemmeno una settimana dall'altro rogo, avvenuto l'11 ottobre, nella notte, con oltre 12 ore di intervento dei vigili del fuoco.
Ieri mattina il nuovo incendio è scaturito verso le 7, con colonne di fumo che hanno ripreso ad alzarsi su tutta la zona e visibili da centinaia di metri.
Questa volta il rogo è stato minore rispetto alla scorsa settimana, ma i vigili del fuoco di Chiari hanno comunque dovuto lavorare fino alle 11, con la collaborazione della proprietà che ha smassato con i propri mezzi i cumuli di organico che avevano preso fuoco.
Inferociti i residenti che adesso ipotizzano una nuova petizione, dopo quella di alcuni anni fa, per chiedere l'interruzione delle lavorazioni.«E' inaccettabile una situazione del genere – spiegano alcuni vicini dell'impianto – si tratta ormai di una routine ed è scandaloso che nessuno faccia niente. Le autorità sanitarie dove sono? Un incendio ogni settimana: è questa la media ideale per un impianto? Qui dietro ci sono troppi interessi e troppa politica ad alto livello secondo noi. Chiediamo che la magistratura intervenga d'ufficio».
Intanto la Giunta ha preso di petto la vicenda e ieri ha riunito una seduta per discutere di possibili soluzioni in merito: «In primis – ha spiegato l'assessore a sanità e rapporti con Asl Lucia Baresi – provvederemo a chiedere un potenziamento dei sistemi antincendio e alla sorveglianza più generale del sito, al fine di mettere sotto un migliore controllo l'intera area».
Daniele Bulgarini, tra i residenti di via Vecchia per Pontoglio: «Mi hanno fatto togliere due asini – spiega – per ragioni igienico sanitarie. Ho un allevamento intensivo a pochi metri e un incendio alla settimana qui vicino... Sì, anche io chiedo che la magistratura legga i giornali e prenda spunto».
L'opposizione ha fatto da tempo suo cavallo di battaglia questa vicenda, avendo presentato già diverse interrogazioni ed evidenziato una situazione ormai insostenibile.
Roberto Campodonico ricorda che «l'impatto ambientale e il costo delle continue chiamate ai vigili del fuoco ricade interamente sulla collettività, mentre il business se lo riserva la gestione della Staf».

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