Giù il "cappello" all'acquedotto

Smantellato lo storico immobile a fianco delle ex scuole elementari
Ritratto di Redazione

Giù un simbolo, ma anche un pezzo di storia decisamente superato. A Roccafranca oggi si è demolito l'acquedotto comunale che sarà in tutti i sensi acqua passata. Così ha voluto il Comune, raccogliendo l'eredità della precedente Giunta di Marina Murachelli, nel portare a termine lo smantellamento del cilindrone su tre gambe vecchio di oltre quarant'anni.
Suggestiva l'operazione di smantellamento, con grandi carri gru all'opera e un cantiere di brevissima durata che ha consentito di smontare e demolire il manufatto, collocato a fianco della ex scuola elementare.
Per il Comune il costo dell'operazione è pari a zero, essendo tra gli oneri a carico di Aob2 in base alla contratto che era stato stipulato negli scorsi anni. «Non era scontato – fa sapere l'assessore all'urbanistica Giovanni Paneroni – che il tutto fosse a carico della municipalizzata, anche perché la clausola relativa all'acquedotto era poco chiara. Per noi se ne va un debito visivo, dire di essere nostalgici per questo mastodontico manufatto ormai inutile sarebbe davvero fuori luogo. E in più da tempo c'erano anche problemi di sicurezza, visto che il cemento armato, sfaldandosi, cadeva al suolo da un'altezza notevole».
Tutto via, dunque, con una vista finalmente più piacevole anche per piazza Europa che si trova proprio di fronte. Resterà soltanto la cabina al piano terra, che Aob2 intende conservare come locale macchine in vista di futuri ampliamenti degli impianti. Ad oggi il vero acquedotto è proprio a fianco, in un locale pieno di pompe e tubazioni.

 

 

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