Docce gelide, confronto rovente

Il sindaco scarica sulla Rudianese, la società attacca il sindaco, l'opposizione accusa il primo cittadino
Ritratto di Massimiliano Magli

 

Famiglie e giocatori esasperati a Rudiano. 
Da settimane infatti l'impianto termosanitario del centro sportivo della Rudianese è ko e gli spogliatoi sono al freddo, privi di acqua calda per fare le docce. 
La situazione, che in un primo momento pareva passeggera, è diventata ormai un abitudine, così che i calciatori di tutte le categorie, finita la partita, si mettono in auto e sporchi e infangati rientrano a casa per ripulirsi. 
Un caso piuttosto isolato, non tanto per l'imprevisto in sé, ma per il tempo con cui si protrae questo insolito disagio. 
Sulla vicenda i genitori si sono fatti sentire più volte ma ormai da un mese i ragazzi sono senza docce. 
Ed è così partita la caccia al colpevole. Da parte sua infatti l'Associazione Rudianese ha scansato responsabilità appellandosi al Comune che ha in carico la manutenzione straordinaria, tipica di questi casi. 



Ma il sindaco Andrea Gallina ha respinto al mittente le accuse. 
«Si arriva a questa situazione – spiega – non certamente per colpa del Comune ma perché per tanti anni gli impianti di riscaldamento sono stati completamente ignorati con grave ammaloramento degli stessi. Inoltre alcuni di essi restavano accesi giorno e notte con un'usura notevole». 
Prima di arrivare a questa conclusione il sindaco aveva disposto una perizia sugli impianti. 
«La situazione – hanno spiegato i tecnici del Comune - è che i danni all’impianto sono tali che stiamo organizzando un intervento straordinario, andando a isolare quello vecchio che perde per bypassarlo e utilizzare quello esterno nuovo. Se anche facendo così non si risolve, allora dopo un’altra pulizia dell’impianto (una già appena fatta) che risulterebbe inconcludente, ci toccherà cambiare il bollitore ormai pieno di calcare e che non scalda più. Il calcare accumulato è dato da una cattiva gestione della manutenzione ordinaria». 
Il sindaco ha quindi inviato alla stampa le foto del calcare accumulato dagli impianti con l'intento di scaricare la responsabilità sull'associazione sportiva. 
Il consigliere di opposizione ed ex sindaco Pietro Vavassori: «E' assurdo che un Comune abbia consentito ai nostri bambini di fare docce fredde o di non farle per settimane. Non voglio nemmeno sapere di chi siano le colpe: da sindaco dovevo prima risolvere il problema e poi eventualmente si cercavano le responsabilità. Ricordo che il sindaco è autorità sanitaria e i malanni dei nostri bimbi devono essere il suo primo interessamento». 
Intanto la società calcistica ha chiesto ai genitori di farsi sentire con il Comune. «Non è stata una bella mossa - hanno tagliato corto alcune famiglie – Ognuno qui si deve prendere le proprie responsabilità». 

 

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