Rivoluzione in mensa a Roccafranca sul fronte degli sprechi. L’1 giugno agli alunni iscritti al servizio di refezione scolastica sono stati consegnati contenitori speciali che consentiranno di portare a casa il cibo in eccesso dal menù di ogni studente. Il progetto, accolto dall’Amministrazione comunale, è stato proposto e finanziato dalla casa editrice Libri&Giornali, che pubblica le nostre testate, con la collaborazione di diversi sponsor.
Non è soltanto una bravata ma un gesto che sfiora il suicidio.
E’ quanto sta accadendo da alcuni giorni a Roccafranca in via Santa Marta, dove alcuni minorenni hanno compiuto più volte un gesto davvero incosciente.
Si arrampicano per la torre del trasmettitore telefonico, evidentemente spinti dalle decine di casi di climber che raggiungono obbiettivi come palazzi o torri.
Ma la preoccupazione per quanto sta accadento a Roccafranca è enorme.
Il traliccio di via Santa Marta, peraltro al centro di polemiche per il suo impatto visivo ed elettromagnetico da oltre 20 anni, è stato preso come sfida da adolescenti che hanno cominciato a scalarlo letteralmente.
Rivoluzione in mensa a Roccafranca sul fronte degli sprechi. L’1 giugno agli alunni iscritti al servizio di refezione scolastica sono stati consegnati contenitori speciali che consentiranno di portare a casa il cibo in eccesso dal menù di ogni studente.
Il progetto, accolto dall’Amministrazione comunale, è stato proposto e finanziato dalla casa editrice Libri&Giornali, che pubblica le nostre testate, con la collaborazione di diversi sponsor. Una rivoluzione per la comunità scolastica.
«Ringraziamo l’iniziativa proposta dalla casa editrice del nostro paese – ha spiegato il sindaco Marco Franzelli –, grazie alla quale gli iscritti alla mensa potranno portare a casa cibo avanzato in mensa, riducendo così gli sprechi e recuperando piccoli pasti da consumare a casa. Con questo progetto sarà inevitabile anche una significativa riduzione dei rifiuti organici che derivano dagli avanzi della refezione con un risparmio sui costi di smaltimento».
Separazione delle reti fognarie bianche e nere e trincee drenanti per smaltire le acque meteoriche nei punti più a rischio. Questo l’obiettivo dell’intervento che Acque Bresciane sta effettuando in queste settimane a Roccafranca e Ludriano che permetteranno di aumentare il livello di resilienza dal rischio idraulico nei due centri abitati. Il cantiere, salvo imprevisti, dovrebbe durare quattro mesi e concludersi entro la metà di settembre.
Il cantiere è finanziato con un contributo statale: al Comune di Roccafranca, infatti, è stato attribuito un contributo di 310 mila euro per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio da parte del Ministero dell’Interno. L’intervento interesserà via Fiume Oglio, via Folonari e alcuni vie limitrofe.
La Bassa Bresciana saluta per sempre un medico di grande carisma, figlio di una medicina ancora umana, dove le cure domiciliari erano all'ordine del giorno.
Roccafranca ha perso una colonna portante della propria comunità. Venerdì alle 16.30 è morto alla Domus di Brescia il dottor Giuseppe Giambra, medico condotto del paese e prima ufficiale sanitario del Comune.
Giambra aveva 88 anni e abitava nel borgo di Ludriano, dove si svolgeranno i funerali lunedì alle 15, partendo all'obitorio della Domus. Ha voluto andarsene in punta di piedi, forse sperando di essere ancora immaginato vivo: per questo ha disposto di non affiggere alcun manifesto funebre in paese.
A Roccafranca non portò soltanto la sua scienza medica e la sua specializzazione in cardiologia, di cui era molto orgoglioso, ma anche il sole della sua Sicilia.
Assemblea pubblica animata giovedì 11 aprile a Roccafranca. Nella palestra comunale il sindaco Marco Franzelli ha voluto affrontare le critiche arrivate da larga parte della popolazione per il progetto At01, per la realizzazione di 135 mila metri di capannoni in località San Fermo.
Un incontro partecipato con toni che si sono alzati una volta che i tecnici convocati dal sindaco hanno accennato a una «campagna abbandonata» in merito all'area interessata dall'edificazione.
«Sono tecnici lontani dal mondo della campagna – hanno tuonato alcuni del Gruppo Ambiente Roccafranca -, non si rendono conto che l'area interessata è sospesa dalla coltivaizone proprio perché alcuni dei proprietari sperano di costruirci sopra i capannoni ingolositi da quattro soldi».
Qualche Roccafranchese ha mai guidato sulla provinciale 72 da Roccafranca a Chiari con attenzione alle condizioni della strada?
Ha mai notato differenze tra il tratto che è sul territorio a Roccafranca e quello tra Castelcovati, Urago e Chiari?
Se non ci avete mai notato vi spieghiamo noi cosa dovreste notare.
La strada dalla rotonda tra Castelcovati, Urago e Chiari è fornita di ciclabili verso Chiari ed è in corso ancora oggi la realizzazione di un’altra ciclabile su Castelcovati. La strada che da Castelcovati va verso Urago è stata completamente rifatta, allargata, fornita di ciclabili e l’incrocio della morte tra via Rudiano e la Sp 18 (che procede verso Urago) oggi è una sicurissima rotonda. Castelcovati inoltre ha beneficiato di una intera tangenzialina.
Domenica 25 febbraio il gruppo Alpini di Roccafranca e Ludriano ha organizzato lo spiedo con polenta da asporto. È necessario prenotare le proprie porzioni entro venerdì 23 febbraio.
La distribuzione inizierà alle 12 e verranno consegnate monoporzioni in contenitori forniti dagli alpini, quindi è necessario munirsi solo di borse.
Per avere maggiori informazioni e per le prenotazioni, contattare Flavio al 3385201498. Il costo per ogni porzione è di 12 euro.
Il ricavato dell'iniziativa verrà utilizzato per la costruzione del monumento.
C'è un momento nella vita di un agricoltore che sta diventando un incubo tra Roccafranca e Orzinuovi: è quando con il suo trattore lascia la cascina o i campi per immettersi sulle provinciali 72 (verso Chiari) e 2 (tra Roccafranca e Orzinuovi). Un incubo così grande che le imprese agricole sempre più spesso organizzano lavorazioni coordinate tra più campi contigui per ridurre i tempi di accesso alla strada. La ragione è il livello di traffico raggiunto da queste arterie, ormai inadeguate a consentire l'attività rurale in sicurezza. Per comprendere quanto sia pericolosa la situazione, basti dire che i trattori, tanto più se con rimorchio, a certe ore impiegano anche un quarto d'ora per riuscire a mettersi sulla strada.
Addio a Costanzo Massetti, protagonista infaticabile del mondo artigiano, una persona per bene
Il mondo dell'artigianato è in lutto per la scomparsa di Costanzo Massetti. Aveva 63 anni.
Tipografo a Roccafranca insieme al fratello Eugenio, ha trascorso tutta la vita tra le carte inchiostrate delle macchine da stampa e le commesse da consegnare ai clienti.
Braccio destro incrollabile del fratello, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia, Costanzo era un'anima buona e discreta, con una velata ironia, uno spirito dandy e un sorriso sempre in tasca.
I problemi di cuore pregressi e una recente influenza devono essere stati determinanti in questo esito fatale, che ha sorpreso Costanzo mentre era assopito su una poltrona di casa.
Ieri mattina, sul presto, la luce ancora accesa della casa aveva destato i sospetti del fratello Eugenio, che in partenza per una trasferta in aereo aveva allertato i fratelli che si sono subito diretti all'abitazione, la storica cascina a corte al 30 di via fiume Oglio.