Dopo lo stop forzato dello scorso anno è tornato, nel pieno rispetto delle misure anticovid, lo “Zigno day” e lo ha fatto nel migliore dei modi. Riuscitissima, infatti, anche questa edizione della giornata per festeggiare Luigino Baglioni con un torneo di calcio, ospitata in Oratorio a Roccafranca. Un evento che ha visto partecipare tanti amici, bambini e adulti, che sono scesi in campo e si sono sfidati in due partite che hanno visto come protagonista Luigino.
Tante le persone che hanno partecipato all’evento e che si sono riunite per festeggiare Luigino.
Al termine del torneo si è svolto il tradizionale pranzo dello sportivo a base di pane, salamina e patatine con l’incasso che sarà devoluto al centro giovanile.
Vi proponiamo un viaggio nel tempo. Ecco Don Giancarlo Alghisi... per tutti a Roccafranca era Don Carlo. E qui fu curato dal 1974 al 1980.
Sono tanti a ricordarselo. Schietto, concreto e anche con qualche sberletto se era il caso di darlo a chi faceva il bullo. Classe 1942, fu curato a Ciliverghe dal 1967 al 1970, a Esine dal 1970 al 1974, a Roccafranca fino al 1980, quindi vicario a Monticelli Brusati fino al 1983, per poi diventare parroco in quell'anno ad Acqualunga, dove rimase 17 anni. Dal 2000 fu parroco di Malpaga di Calvisano e infine presbitero collaborante a Cologne fino al 2018. Oggi vive a Verolanuova.
Ormai è storia diffusa, i mass media cominciano ad interessarsi, la gente comincia a preoccuparsi. Parlo della notizia della centralina elettrica che nascerà sul Fiume Oglio tra Torre Pallavicina e Roccafranca.
Rolly... ti chiamavo così quando con nonchalance giravi la bocca con quella tua mal tagliata ironia, sagace e potente, e poi sorridevi con l'ultimo quarto di volto, mentre ti giravi per andartene o per dare fiato a un'altra uscita esilarante.
Le parole sotto le righe usatele voi. Quelle sopra le righe usatele voi.
Rolando era un poeta dell'ironia, del savoir faire, della gioia.
Ma se mi eccepite che la gioia ha cornici di avorio o di ciliegio, capisco ancora di più quanta gioia c'era nella storia mite e rumorosa al tempo stesso di questo poeta, che le cornici le ha sempre usate per dare avvio alla stufa.
Eri e sei una persona con cui avrei dovuto passare più tempo... Convinto che ce ne fosse stato ancora un sacco.
Eppure i testi sacri o filosofici su questo hanno sempre detto tutto: non sapere né l'ora né il giorno.
Roccafranca ha perso Santina Donzelli. Ieri sera si è spenta a 95 anni. Anche lei se n'è andata per il volere di quella natura imperscrutabile che annovera tra le sue minacce per l'uomo il Covid 19. Era ricoverata nel reparto Covid di Chiari.
Era madre di sei figli e la sua grinta e l'amore per i suoi figli le hanno consentito di mantenere (nonostante fosse rimasta vedova nel 1967) la sua numerosa famiglia e un'azienda agricola.
Nel 1968 dovette affrontare anche la morte di un figlio: Carlo.
Verso le 14 a Roccafranca è avvenuto un incidente all'incrocio tra via Kennedy e via San Gervasio e Protasio.
Due Lancia Ypsilon si sono scontrate, ma per fortuna non si sono registrati feriti gravi.
All'origine del sinistro sembra ci sia una mancata precedenza.
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Sul posto sono intervenute due ambulanze. I rilievi sono stati eseguiti dalla Polizia Locale di Roccafranca e da quella di Castelcovati che nei prossimi giorni prenderà piede a Roccafranca in forza di una convenzione con il Comune covatese.
Quanto è comodo Google per la ricerca di contatti!
In pochi istanti si accede ai recapiti di aziende e servizi pubblici e c'è anche la possibilità di condividere gran parte di quei contatti mediante i social.
Ma è tutto attendibile ciò che si trova cercando magari i numeri di telefono di un ente pubblico?
Purtroppo no e la deregulation che ancora oggi interessa i motori di ricerca è paurosa per non dire pericolosa. Un caso emblematico emerso in questi giorni riguarda il Comune di Roccafranca.
Un servizio delicatissimo come l'ufficio Servizi Sociali è finito per essere segnalato sui motori di ricerca con un numero di cellulare.
Sulle prime, l'utente che ha rintracciato tale numero si era detto soddisfatto: «Pensavo di aver trovato il numero diretto dell'operatore addetto ai servizi sociali, ma il suo accento mi ha subito destato dubbi essendo straniero».
«I ricordi più belli - spiega- sono quelli legati alle storie delle persone». Vite sospese, vite fragili, vite vissute nella consapevolezza che da un giorno all'altro tutto può cambiare, in bene o in male. Per ognuna di queste donne Dina Coccaglio, la nota parrucchiera di Roccafranca, titolare del salone Riflessi Hair Studio, ha riservato nel cuore un posto speciale. Lei da quell'incubo è uscita, ma molte altre non ancora. Ed è per tutte loro che Dina ha deciso di continuare la sua battaglia che ha come obiettivo quello di sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema importante: il cancro al seno, uno dei tumori più feroci; ogni anno in Europa sono 500.000 le nuove diagnosi e 130.000 le donne che perdono la vita. Una battaglia che per lei è diventata una vera e propria missione.
Le misure di contenimento legate al Coronavirus nulla hanno potuto rispetto alle emozioni vissute domanica 14 giugno a Roccafranca, con la messa di commiato per Don Sergio Fappani.
Il parroco ha lasciato la comunità nel suo 50° anno di ordinazione e nel suo 75° anno di vita.
Il sindaco Marco Franzelli, con la Giunta, le associazioni del territorio, i rappresentanti delle forze dell'ordine e la Confraternita del Santissimo Sacramento si sono stretti in un grande abbraccio ideale al sacerdote che nel settimo anno di pastorale a Roccafranca doveva celebrare i Fistù di maggio, slittati a causa dell'epidemia.
Qualche lacrima e un accorato ringraziamento alla comunità da parte di don Sergio, a cui il sindaco si è rivolto con altrettanta riconoscenza.