Non c'era cronaca nera, non c'erano deliri sulla politica con alzo zero, non c'erano previsioni inventate sulla prossima glaciazione o sul disgelo. Sul nostro sito nelle ultime ore c'era una storia di famiglia legata a Soncino... L'ho firmata io e senza falsa modestia posso dire che, per brutta che fosse, abbiamo raccolto in 16 ore 53 mila lettori per quella sola carezza a Soncino... Al punto che Google Discover l'ha collocata nella rassegna degli articoli di oggi al terzo posto...
Avevo nello specchietto retrovisore l'immagine del castello di Soncino... Me lo lasciavo alle spalle mentre guidavo un'Audi 80 (figlia degli anni 80) e mio padre non sapeva, ma aveva in me - ora lo capisco, solo ora mentre allora pensavo di essere un furfante - tutta la fiducia e l'amore per un figlio che considerava grande e responsabile... Pur sapendo che in tutta quella grandezza e responsabilità potevano crescere tanti imprevisti opposti...
E in fondo mi è sempre andata bene, nonostante gli imprevisti. E con gran culo. Le mie fughe da casa - con una incoscienza, in realtà, da paura, perché guidare un'auto a 20 anni era ed è una follia, perché è follia vivere le nostre strade - erano davvero «brave» come si intende brava la vita di chi esplora...
E Soncino, dunque, Soncino...
Si è svolta l'1 dicembre l'inaugurazione del nuovo Polo delle primarie. Il maxi istituto è stato inaugurato in pompa magna da alunni, insegnanti e amministratori con oltre dieci ore di iniziative.
Tra gli interventi della giornata, la benedizione del nuovo parroco don Gian Maria Fattorini e il saluto del sindaco Massimo Vizzardi. «Con grande soddisfazione – ha detto il primo cittadino – abbiamo inaugurato la più grande opera pubblica degli ultimi decenni a Chiari, frutto di quattro anni di lavoro e di una task force tecnica interamente comunale».
Con Vizzardi è intervenuta tutta la Giunta che ha salutato il taglio del nastro, insieme a dirigenti del Ministro della pubblica istruzione e ai tecnici comunali, oltre al provveditore Giuseppe Bonelli e al dirigente dell'istituto comprensivo Patrizia Gritti. Sul plesso oltre 8 milioni di euro di investimento di cui cinque finanziati a fondo perduto.
Si chiamava Comunità di Zona, era nata sotto i migliori auspici nel 1963, ma rischiava di finire nel fango della concorrenza delle multinazionali di servizi. Dal 2012 si chiama Chiari Servizi ed è l'orgoglio dell'economia reale in quota al Comune. Il tutto anche grazie alla farmacia comunale di Chiari che è in pieno decollo. Lo dicono i dati e le intenzioni degli amministratori della municipalizzata che ha in carico la gestione dell'esercizio di viale Mazzini, inaugurato a giugno. Chiari Servizi nasce nello scorso mandato di centro-destra, era il 2012, sulle spoglie della Comunità di zona, dopo che il Comune di Chiari spinse per un disimpegno degli altri partecipanti: i Comuni di Castelcovati, Roccafranca.
Si è spento improvvisamente ieri mattina Edmondo Bertussi, collega di Bresciaoggi, e storico cronista della Valtrompia. Si è spento ieri facendo il suo lavoro: aveva appena concluso una conferenza stampa, quando, uscendo, si è accasciato e non ha più ripreso conoscenza, a causa di un arresto cardiocircolatorio. Edmondo era una persona meticolosa e molto legata al suo territorio. Lo avevo conosciuto 18 anni fa quando veniva in redazione a Bresciaoggi o quando ci sentivamo al telefono per le notizie dalla Valtrompia. Era un'anima buona, molto orgogliosa del suo territorio. Un passato da bancario alle spalle e da sempre la passione per la cronaca. Lo conobbi di persona più volte. Era innamorato del caso di Silvio Mondinelli, che mi propose per una pubblicazione a libro.
Enzo Biagi diceva che ci sono due tipi di raccomandazioni. Una la praticava lui stesso, quando, accogliendo un aspirante giornalista che gli arrivava in redazione, ne valutava le potenzialità e, se valente, lo raccomandava all'editore di turno (per la serie «te lo raccomando tanto è promettente»). Poi c'era la raccomandazione all'italiana e quella era tutta un'altra cosa.
Come Enzo Biagi, ad aggirare il collocatore del lavoro, per farsi collocatore di fatto, c'era anche un arcivescovo di Milano, divenuto poi papa, infine santo: Giovanni Battista Montini, il papa bresciano, Papa Paolo VI.
Roccafranca sulle barricate per quanto riguarda l'assistenza sanitaria del medico di base. Gli utenti del servizio ormai ne hanno le tasche piene e protestano apertamente sia con lettere all'Ats, la ex Asl, sia con sfoghi sui social network.
Il motivo? Non hanno di fatto un servizio medico adeguato e consolidato. Il dramma di questi pazienti è legato alla turnazione continua e costante che ha visto il paese trovarsi dieci anni di vuoto assistenziale. Tutto è cominciato quando se n'è andato uno dei tre «angeli custode» dell'assistenza sanitaria di base. Era il 2009 quando si spegneva a 55 anni, dopo una lunghissima lotta contro un male terribile, il dottor Luciano Galli. Un uomo che meriterebbe una strada, una piazza, uno spazio dedicato a Roccafranca, perché esempio di come si combatte la malattia, di come la si calpesti, la si ignori, senza tuttavia ignorare le cure, impedendole però di impedirle il lavoro per i pazienti anche nei giorni più difficili.
Da una stanza a un capolavoro tra i più rari della provincia. Ci sono voluti cento anni per il Comune di Comezzano-Cizzago per avere una biblioteca, non solo, un'intera villa in stile Liberty che fa invidia alle migliori biblioteche della provincia. Un progetto che è in dirittura d'arrivo e che si concluderà entro la prossima primavera, grazie a un domino di operazioni che ha consentito di liberare uno spazio magnifico per tale destinazione. Prima però bisognerebbe raccontare cosa abbia significato in tutti questi anni non avere di fatto una biblioteca.
Nonostante il nuovo municipio, inaugurato più di dieci anni fa in piazza Europa, la biblioteca del paese non ha mai avuto il diritto di chiamarsi così, essendo ridotta a una stanza in cui erano raccolti alla bell'e meglio i libri e i piccoli tesori accumulati dall'Amministrazione comunale.
Pirati della strada in azione a Calcio, forse persino banditi, con investimento di un giovane. Si tratta di un 24enne che è stato travolto da un'Audi con a bordo tre persone, mentre era in sella al suo ciclomotore.
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L'incidente è avvenuto poco prima delle 16. Non si conosce per ora se si tratti di malviventi, ma le modalità della dinamica, con la fuga di tutti e tre gli occupanti, lo fa suppore. Accertamenti in corso anche sull'auto che ha travolto il giovane in moto.
Sul posto eliambulanza e carabinieri. Il giovane è incondizioni critiche. L'incidente è avvenuto in località Mariannine. Una donna a bordo della vettura è già stata fermata.
Nuovo intervento dei carabinieri di Chiari al quartiere di Borgo Marengo e nella relativa piazza del Granaio. Ancora non si sa se siano avvenuti degli arresti, di certo sono i fermi e gli accertamenti dei militari dopo ennesimi disagi segnalati dai residenti.