VIDEO IN BASSO: RIVEDI LA CORSA! (LA GARA A 1 ORA E 51 MINUTI DEL VIDEO)
Incontrastabile Marengo che poco fa si è aggiudicata l'ottavo Palio delle Quadre consecutivo.
Lo ha fatto in un palio piovoso: non cadeva pioggia durante la corsa da ben 38 anni.
Complice il nuovo regolamento la corsa è stata magnifica: ha visto assecondarsi in testa ben tre quadre. La prima frazione ha premiato Zeveto che staccava su Marengo, Villatico e Cortezzano. Poi un primo ribaltone alla seconda frazione, con Marengo che passa davanti e guida su Villatico e Zeveto, mentre Cortezzano è già lontana.
Questa sera sarà la giornata clou per il Palio delle Quadre di Chiari in fatto di eventi musicali.
Tra tutti i sette giorni della festa, spicca infatti il mercoledì sera in piazza Zanardelli, con Roberto Vecchioni. Il concerto è stato patrocinato e voluto dal Comune di Chiari, interamente finanziato grazie ad aziende sponsor che hanno affiancato l'Amministrazione nell'allestimento del palco e della strumentazione come nel cachet dell'artista brianzolo-bresciano.
Il vecchio saggio della canzone italiana salirà sul palco alle 21, per una nuova tappa del tour «La vita che si ama». Gli accessi sono previsti da via Bettolini sotto un rigido controllo delle forze dell'ordine. La polizia municipale ricorda che non potranno essere portati all'interno della piazza né bicchieri né bottigliere di vetro, pena salate multe.
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Dai sedici anni in su e residenti da almeno due anni. Cambia con con un solo articolo, ma in modo drastico il regolamento della corsa del Palio delle Quadre di Chiari, improntandosi a una sorta di «denominazione di origine controllata» degli atleti.
Nei giorni scorsi la presentazione della 39a edizione della straordinaria settimana di festa e sport nel centro storico clarense. L'assessore alle Quadre Laura Capitanio ha fatto gli onori di casa ufficializzando la nuova formula che vieta a qualsiasi atleta non clarense di partecipare alla corsa a perdifiato per le vie del centro storico.
Una scelta che di fatto vuole evitare la campagna acquisti spesso esasperata che ha riguardato alcune quadre in passato, con la convocazione di atleti di altri Comuni pur di potenziare la batteria della gara 4x4 sulle strade della Via Crucis.
Montini se n'è andato a 82 anni. Se ne va una persona vera
Con un duomo gremito, Chiari ha salutato l'1 settembre per l'ultima volta Benito Montini. A 82 anni se n'è andato un colosso di grinta e di voglia di vivere. Un punto di riferimento per tutta la città, avendo guidato per tanti anni l'Associazione Pensionati ed essendone ancora l'anima, avendo altresì occupato lo scranno da consigliere in due mandati circa vent'anni fa.
Dopo breve malattia, il 30 agosto Montini è scomparso lasciando un vuoto enorme nell'associazione.
Mino Facchetti da sindaco lo ebbe come consigliere di maggioranza e di opposizione in due mandati: «Un amico, un galantuomo. Da lui in via Milano, imparai tanti anni fa a tenere le redini del cavallo e a guidare il trattore. Il duomo ha pianto un grande uomo. Allora i Montini avevano un solaio in via Milano: qui facevano essiccare il grano. Io abitavo in quella campagna e fu lui a farmi sentire grande stando sul carro o sul trattore. Ho visto occhi lucidi ovunque».
VIDEO IN BASSO Per due volte la sua nave si è inchinata al terrore, distante dalla tragedia per pochi minuti, pochi chilometri. Il clarense Enrico Rubagotti, camionista sulle lunghe tratte, ha assistito per due anni consecutivi al terrore più efferato, standosene impotente, ma sicuro, su una nave col suo camion.
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Un misto di agnizioni topografiche e di rivelazioni, per far «abitare» un libro senza raccontarne il finale. E' così che lo scrittore invita nei luoghi del suo libro i lettori, conducendoli a Botticino: l'appuntamento è per il 27 agosto, a partire dalle 8.30.
Rodolfo Apostoli, clarense, ma nativo di Botticino, è un dirigente scolastico in pensione. Uno di quei manager scolastici che amano la scuola fino a donarcisi completamente, inventando metodi educativi, proponendo varianti straordinarie rispetto agli stretti margini ammessi dal Ministero, per poi intraprendere, una volta arrivata la pensione, il sogno lasciato sotto le ceneri della carriera.
Il suo libro, «Il mulino dell'ora» è diventato così anche un viaggio nei luoghi dell'ispirazione.
Ultimate nelle scorse ore le operazioni di recupero
Un'incendio pauroso a Chiari, la notte tra venerdì e sabato, avrebbe potuto spazzare via un intero allevamento. E' accaduto in un'azienda zootecnica di via Fame, di proprietà della famiglia Vezzoli. Le fiamme si sono sprigionate dopo mezzanotte, in un'azienda di bovini, con oltre trecento capi. Siamo a nord di Chiari, al confine con Cologne e Palazzolo. In pochi attimi il rogo ha cominciato a divorare un'intera ala di cascina, avvicinandosi paurosamente alla mandria, che in quel momento era fortunatamente all'aperto. Infatti le fiamme sono partite, forse per autocombustione, da uno stabilimento interamente destinato al ricovero di balle di erba medica seccata. Il caldo intenso e l'ammassamento delle balle avrebbe fatto salire la temperatura della paglia al punto da far innescare il rogo. Un rogo pauroso visto che sono state andate in fumo 250 balle di fieno, ognuna da sei quintali. Le fiamme si sono rapidamente diffuse su tutto l'edificio, divorandone la copertura in eternit.
Il Vangelo è quello di Giovanni: racconta di un chicco di grano che se non muore lascia ben poco. «Il chicco che muore invece dona vita e memoria».
Il duomo di Chiari saluta così per l'ultima volta Andrea Faoro, 17enne, scomparso sabato scorso in un incidente in kayak nel Vercellese.
La storia è quella di una Bibbia che consente speranza, ma ieri, in un duomo pieno come se ne ricordano pochi, Chiari era confusa, stravolta, disperata davanti al dolore di papà Maurizio, mamma Monica Mottinelli e il fratello Marco.
Al loro fianco li raggiunge il cugino di Monica, il presidente della Provincia Pier Luigi Mottinelli. C'è una parata muta di autorità, che esprimono solidarietà alla famiglia: il Prefetto Valerio Valenti, il Questore Vincenzo Ciarambino, i vertici di carabinieri e Guardia di Finanza.
il 17enne impigliato sotto le rocce nel Vercellese
Tragedia nel Vercellese: Andrea Faoro, 17enne di Chiari, è morto a bordo di un kayak, Ha perso la vita così ieri pomeriggio, mentre si avventurava sulla sua canoa nel torrente Sermenza.
La notizia è rimbalzata rapidamente nella nostra provincia già a tarda sera.
Il giovane stava scendendo, per la precisione, in kayak lungo il torrente Sermenza, a monte dell’abitato di Boccioleto (Vercelli). Una passione, la sua, che lo aveva proiettato nel panorama nazionale, grazie a notevoli e promettenti capacità.