Era stato annunciato già nel precedente mandato come obbiettivo primario per la riqualificazione dei servizi verdi attrezzati e così è stato.
A Chiari non si fermano i lavori per rilanciare i parchi cittadini e anche in questi giorni è arrivato per i più piccini un regalo in vista del Natale.
Infatti sono stati eseguiti i lavori che hanno visto una grande opera di rinnovamento delle strutture, in particolare dei giochi per i più piccoli, in numerosi parchi della città: lavori per i quali l'Amministrazione ha stanziato circa 20 mila euro.
Gli ultimi interventi hanno riguardato il parco di via Caravaggi, il Parco delle Rogge, il parco di via Po, il parco di via Comini. Quindi si è operato sugli spazi verdi di via Sala, via Bachelet, sul parco di via Einstein e su quello di via Elettra.
Il maxi cantiere verde si è arrestato con le opere di miglioramento al parco della zona industriale.
Dopo anni di intensi ed approfonditi studi “Arena del Futuro”, il circuito costruito da A35 Brebemi con la collaborazione di partner internazionali, istituzioni pubbliche e Università, è ora una realtà. I primi test effettuati stanno dimostrando come la transizione ecologica nel mondo della mobilità, passi attraverso la rivoluzionaria ricarica elettrica ad induzione dinamica.
Grande risultato conquistato ieri sera, venerdì 17 dicembre, dalle eccezionali allieve del volley Roccafranca Gruppo Bossoni, allenate da Franco Troni.
Una sfida difficile e temuta contro l'Assyrus Idea, capolista del girone.
La tenacia e la grinta delle ragazze del Gruppo Bossoni ha asfaltato con un risultato netto ed insindacabile le avversarie.
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Non è bastata la preparazione e la destrezza delle ragazze dell'Assyrus, che si sono degnamente battute, per mantenere il primato della loro imbattibilità: il volley Roccafranca ha fermato la loro corsa conquistando 3 set con una partita al cardiopalma.
Un applauso va ovviamente anche al mister Franco Troni, Rosanna, Laura e Davide per la loro collaborazione e alla tifoseria del Roccafranca, sempre numerosa e calorosa sia in casa che in trasferta.
Ieri, 13 dicembre, ci ha contattato dalla rianimazione dell'ospedale di Chiari Romano Gandossi, che circa quarant'anni fa era uomo di punta della redazione di «Bresciaoggi». In pensione da diversi anni, dopo l'esperienza da direttore alla Voce di Mantova, la sua telefonata sembrava una delle tante che Romano fa ai colleghi e amici per rinforzare i ricordi e trascorrere qualche minuto in allegria. Invece il sangue si gela quando lo senti raccontare l'inferno che sta vivendo dal 23 novembre, con il ricovero al Mellini di Chiari per il contagio da Covid 19, nonostante i due vaccini fatti.
La voce è ancora un po' sottile, ma si sente chiara e distinta.
Dal 21 al 24 ottobre si sono svolti a Milano, dopo due anni di assenza a causa della pandemia, i Campionati Italiani Under e Juniores.
Il GSA Chiari si è presentato al prestigioso appuntamento con 11 atleti guidati dagli allenatori Giorgio Gozzini e Chiara Passeri. Dopo quattro giorni di gare intense e impegnative il risultato ottenuto è stato molto soddisfacente: il club clarense ha conquistato 3 ori e un bronzo.
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Del Cinema muto è stato l’attore, regista e produttore più copiato e imitato dei sui tempi il cui nome, dopo un secolo, primeggia nelle rassegne internazionali della cinematografia delle origini. Siamo nei primi anni del ‘900 quando Romeo Bosetti, anticipando i tempi, realizza il primo film dei cow boy in lotta con gli indiani e quello su d’Artagnan, il moschettiere spadaccino del Re di Francia, compagno d’avventure di Athos, Porthos ed Aramis. E’ ancora lui che lasciando i registi al palo, come si usa dire, riconoscendo la parità tra uomo e donna, inserisce nei sottotitoli dei suoi film i nomi delle attrici delle quali allora veniva indicato il solo nome d’arte. «Parigi mi chiama, non so il perché ma so che qualcosa di importante mi attende» aveva più volte ripetuto ai genitori. Non poteva di certo immaginare che quel cinema ai primi vagiti dei fratelli Lumière lui doveva contribuire a farlo crescere e promuoverlo in tutto il mondo. E così è stato.
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Giovedì 7 ottobre il Comune di Chiari è salito in cattedra tenendo lezioni di sostenibilità, risparmio ed edilizia sostenibile a tutta Italia.
Il Comune è stato infatti scelto dall'Anci (Associazione dei Comuni italiani) per illustrare il «miracolo» energetico che ha realizzato su tutti i propri edifici pubblici, decarbonizzandoli e azzerando la bolletta elettrica e del gas.
Tutto è legato al progetto per il nuovo polo delle primarie e quello delle secondarie (a breve sarà replicata la stessa esperienza per il Teatro S. Orsola e per il polo dell'infanzia di via Caravaggi).
Il progetto, voluto fortemente dal sindaco Massimo Vizzardi, ha fatto il giro dell'Europa, studiato anche da riviste di settore.
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Il primato di Chiari è stato illustrato dal dirigente comunale Aldo Maifreni a Palazzo Carmagnola.
La scuola fa da tutor turistico alla cultura locale a Chiari. Accade grazie all'istituto Einaudi che il 18 settembre scorso ha presentato un progetto multimediale interamente dedicato alla Villa Mazzotti e alla Mille Miglia, che ebbe tra i fondatori proprio il conte Franco Mazzotti, proprietario della storica dimora, dai primi degli anni Ottanta di proprietà del Comune.
Gli studenti dell'Einaudi hanno presentato il progetto con l'intervento della classe IV B dell'indirizzo di marketing internazionale. Già, non solo turismo, ma marketing, perché l'Einaudi ha individuato nella Villa un fattore di crescita non solo turistica ma anche economica per la città.
Durante la giornata sono stati svelati i particolati di un sito che la dirigente dell'istituto Vittorina Einaudi non ha esitato a definire «un bellissimo sito internet, con sezioni tradotte in più lingue, realizzato interamente dagli studenti durante tutto lo scorso anno scolastico».
Dicotomia. E' questo il titolo della mostra in programma alla Rocca di San Giorgio da parte dell'artista e docente di Roccafranca Lucia Ferraresi.
Reduce da diverse collettive e progetti, Ferraresi è questa volta alla prese con la sua prima personale. Classe 1973, docente di arte al Cossali di Orzinuovi, porta in mostra una trentina di opere a tecnica mista dal 16 al 24 ottobre.
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«E' un racconto della conquista mai finita dell'equilibrio – spiega – a partire dall'insistenza nel bianco e nero con accenni di rosso, fino allo sboccio dei colori. Ma nelle mie opere non mancano piccole intrusioni anche nelle opere più belle: rappresentano le paure, le piccole fobie che non mancano nella nostra esistenza e il loro esserci è al tempo stesso equilibrio e segno di verosimiglianza, visto che anch'esse fanno parte della natura».
Dicotomia. E' questo il titolo della mostra in programma alla Rocca di San Giorgio da parte dell'artista e docente di Roccafranca Lucia Ferraresi.
Reduce da diverse collettive e progetti, Ferraresi è questa volta alla prese con la sua prima personale. Classe 1973, docente di arte al Cossali di Orzinuovi, porta in mostra una trentina di opere a tecnica mista dal 16 al 24 ottobre.
«E' un racconto della conquista mai finita dell'equilibrio – spiega – a partire dall'insistenza nel bianco e nero con accenni di rosso, fino allo sboccio dei colori. Ma nelle mie opere non mancano piccole intrusioni anche nelle opere più belle: rappresentano le paure, le piccole fobie che non mancano nella nostra esistenza e il loro esserci è al tempo stesso equilibrio e segno di verosimiglianza, visto che anch'esse fanno parte della natura».