E’ tempo di bilanci e quello che più emerge è il fatto che il Rugby Rovato ha affrontato un percorso lungo più di quarant’anni, dovendo superare spesso ostacoli e imprevisti, grazie alla capacità di fare rete o, come si diceva un tempo, “essere amici”.
Scambio di competenze e conoscenze, una contaminazione per contatto che negli anni si è spinta fino nell’emisfero Sud permettendogli di stringere salde amicizie.
E’ con questo spirito che è stato avviato da poco un progetto di collaborazione con il Wellington Rugby, il club della capitale neozelandese, il secondo più antico del Paese (1879) e fatto sì che tre giocatori (Ismail Byaoui, Gregory Abeni e Andrea Manenti) potessero vivere per tre mesi (dal 14 maggio a fine agosto) un’opportunità unica di formazione culturale e sportiva nella terra degli All Blacks, a Greymouth, vestendo la maglia del Blaketown dove è cresciuto Paul Griffen.
E’ tempo di bilanci e quello che più emerge è il fatto che il Rugby Rovato ha affrontato un percorso lungo più di quarant’anni, dovendo superare spesso ostacoli e imprevisti, grazie alla capacità di fare rete o, come si diceva un tempo, “essere amici”. Scambio di competenze e conoscenze, una contaminazione per contatto che negli anni si è spinta fino nell’emisfero Sud permettendogli di stringere salde amicizie.
Contemporaneamente ai test match della Nazionale, novembre ha visto la Serie C osservare un lungo periodo di sosta che consentito anche al Rugby Rovato una settimana di riposo prima di riprendere la preparazione in vista delle ultime partite della prima fase, quella che conferisce tre posti per la poule promozione. L'obiettivo minimo della stagione, come l'avevano definito i tecnici Daniele Porrino e Alberto Bergamo, è già stato raggiunto e questo permette di stilare un primo bilancio.
Quello passato è stato un periodo di assestamento, necessario sia per valutare tutti i giocatori e le diverse possibilità per ogni ruolo, sia per assimilare la mole di lavoro svolto e trovare il miglior affiatamento sul campo. Ciò spiega il continuo ricorso al principio del turnover al fine di dare spazio a tutti e sostenere la crescita omogenea del gruppo.
E' l'11 novembre 1995: l'insegnante Tiziana Pasini viene tamponata con suo figlio mentre si trova ferma in coda. Le toccano 180 giorni di collare e un delicato intervento agli occhi.
Docente di scuola superiore (oggi è all'Iis Tartaglia Olivieri), dopo quell'incidente decise di impegnarsi per la sicurezza varando il circuito «Le 4 Esse», ovvero «Sempre sicuri sulla strada».
Il 3 marzo, l'insegnante ha concluso l'ennesimo progetto per i ragazzi. Si tratta della due giorni «A scuola di sicurezza», promosso all'autodromo di Castrezzato con la collaborazione di Nanni Nember e di Ettore Bonara, patron dell'impianto.
Due giorni che hanno portato 150 ragazzi neopatentati delle superiori in pista, alla prova con frenate improvvise, sbandate controllate del posteriore e aquaplanning
Un oro, tre argenti e tre bronzi per la compagine valgobbina
Il Pattinaggio Lumezzane, società affiliata all’Aics che si dedica da sempre al settore in linea, ha deciso recentemente di ampliare il suo raggio d’azione ed ha cominciato a cimentarsi con il free style, disciplina tanto spettacolare quanto divertente. Una scelta che è stata accompagnata subito dai migliori auspici, visto che l’esordio in questa specialità, avvenuto nella tappa di Costabissara (in provincia di Vicenza) della “Roller Competion Cup”, è stato “celebrato” da ben sette medaglie.
Una serata ricca di emozioni, di ricordi e incontri quella andata in scena il 14 giugno all'oratorio di S. Andrea di Rovato con le finali del torneo notturno Memorial Massimo Salvi. Molte le persone che, sebbene il tempo non troppo favorevole, hanno partecipato.