Torna con la sua 13° edizione il raduno “cult” della Franciacorta, il più longevo del territorio, che ha fissato per domenica 23 aprile 2017 l'appuntamento di quest'anno.
“Auto d’epoca in Franciacorta” è pronto ad entusiasmare nuovamente i suoi equipaggi che affronteranno le curve ed i sali-scendi di colline e vigneti e ad incantare gli appassionati che ogni anno accorrono per poter visionare le vetture storiche.
Le autovetture d’epoca come ogni anno verranno selezionate per garantire agli appassionati la visione più completa e raffinata del panorama automobilistico mondiale.
Una splendida giornata per tutti gli equipaggi che visiteranno e degusteranno il Franciacorta presso la cantina Bersi Serlini di Provaglio e sfileranno sul lungolago di Iseo; poi i giri in pista lungo il circuito dell'Autodromo di Franciacorta “Daniel Bonara”, un pranzo ristoratore presso il Ristorante 911 all'interno dell'autodromo e le premiazioni.
Il Centro Studi Tommaso Moro grazie alla generosità di amici e simpatizzanti ha donato 83 libri per l'infanzia all'Istituto Canossiano "Annunciata Cosi" di Rovato.
La consegna si è svolta nella mattinata di sabato 8 aprile presso la stessa scuola alla presenza di un nutrito gruppo di bambini e genitori oltre che alla dirigenza dell'Istituto e ad una rappresentanza di insegnanti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. Un grazie particolare alla madre superiora MariaAntonietta ed alla preside dottoressa Piovesan per la sensibilità dimostrata, un ringraziamento alla ProLoco di Rovato per l'aiuto concreto nella raccolta dei testi.
Il Centro Studi Tommaso Moro tra le molteplici attività riserva da sempre un posto di riguardo alla promozione della cultura in senso ampio attraverso progetti concreti verso il territorio e differenziati a seconda della fasce d'età a cui sono rivolti.
Sarebbe dovuta essere “La Partita" della stagione, quella che in caso di vittoria avrebbe reso molto più facile e probabile la salvezza, invece la sconfitta subita col Sondrio (16-14) sa di occasione buttata via per il Rugby Rovato. Il percorso si è complicato e una nuova sconfitta per due punti purtroppo è il motivo ricorrente di una stagione non proprio fortunata, questa volta ancora più amara per la tanta determinazione e intensità agonistica messe in campo. Corvino e compagni hanno chiuso qualunque varco: una difesa aggressiva, sempre avanzante ed efficace nel mettere l'avversario a terra e nel recuperare sovente la palla, eccetto per i due calci piazzati messi a segno dagli ospiti, la squadra non ha corso altri pericoli. Anzi, è stato capitan Corvino a violare per primo la linea di meta avversaria, smarcato con un "reverse pass" da Carlo De Carli.
Caro Direttore,
a febbraio le azioni di Banca Valsabbina hanno perso ancora un euro di valore, passando da 7 a 6 euro. E se l'istituto di credito tace, numerosi piccoli risparmiatori della Valsabbia - ma non solo - chiedono un'assemblea per discutere delle prospettive dell'istituto di credito.
All’inizio di febbraio il Tar di Brescia aveva respinto i ricorsi presentanti dai quattro Comuni di Cazzago San Martino, Travagliato, Rovato e Berlingo di sospendere l’autorizzazione che la Provincia aveva rilasciato a favore della Drr, che gestisce il sito della Macogna, e dava il via libera al triplicamento dell’eluato.
Dal 20 febbraio scorso nel territorio di Rovato è stato potenziato il servizio di pulizia manuale del territorio, un rafforzamento di un servizio già presente nato dalla collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la società Linea Gestioni che ha come obiettivo la lotta a quello che è diventato ormai un malcostume diffuso, non solo nel territorio della capitale della Franciacorta, ma in tutta la nostra provincia. L’abbandono selvaggio di rifiuti in zone poco illuminate, ai bordi della strade periferiche, nei parcheggi, nei fossi e nelle campagne hanno un alto costo, non solo a livello ambientale, ma anche per tutti la comunità: ogni anno è stato calcolato che sono ben le 400 tonnellate di rifiuti abbandonati recuperati dal servizio pubblico di raccolta, con un costo per i cittadini di circa 110mila euro.
Mamma Giulia era nata nel 1894, sposata Rottigni nel 1920 era rimasta vedova 13 anni dopo. Dote ereditaria 3 figlie: Alpenice (1921), Adelina (1922) e Isabella (1923).
Avevano casa al civico 13 in via S. Stefano.
Condizione sociale: nullatenenti se non dignità e serietà.
Con siffatto bagaglio riuscì a portare in età adulta le ragazze invero molto belle e eleganti nella semplicità. Erano i suoi gioielli, così come mamma Cornelia Fracchi, la nobile romana ebbe a presentare i suoi figli.
Serie, compiute erano ammirate e, perché no, invidiate stante la serietà e la riservatezza che ancor di più era nell’Alpenice dai lunghi neri capelli.
L’incantesimo tragicamente si spezza, inaspettatamente, quando proprio l’Alpenice nel volgere di breve termine nell’agosto del 1942 morì.
Era ancora nel 21° anno di età.
Disperazione di mamma Giulia e delle sorelle.
Inutile raccontare di più.
Se il primo weekend di marzo è stato decisamente negativo per le due squadre maschili, entrambe sconfitte, lo stesso non si può dire per le ragazze del Montorfano che continuano a viaggiare a vele spiegare verso la promozione.
Le ragazze allenate da Alessandro Mondini hanno passeggiato a Crema in una gara senza storia, un 7-1 che la dice lunga sulla differenza tra le contendenti in campo confermando anche quello che racconta la classifica: si trattava del più classico dei testacoda fra la prima e l’ultima della classe e il Montorfano ha fatto la voce grossa sin dai primi minuti passando in vantaggio con Capelloni, tripletta per lei alla fine, e chiudendo la prima frazione avanti di quattro reti.
Scesi di nuovo in campo alla fine di febbraio dopo tre settimane di sosta per gli impegni della Nazionale nel Torneo delle Sei Nazioni, Corvino e compagni hanno sconfitto con merito il Piacenza Rugby Club (26-20), una delle compagini maggiormente accreditate per il salto di categoria, zittendo così chi vedeva il Rovato già in Serie C.
La determinazione non manca per le prove future da affrontare e Alessandro Geddo è visibilmente soddisfatto per il riscatto dimostrato.
"Comunque vada a finire abbiamo dimostrato che il Rovato vale la categoria” ha dichiarato, questo
sebbene riconosca per primo che ci sono ancora degli aspetti, non solo tecnici, da dover migliorare.
Rimane l’amaro in bocca per le occasioni e i punti persi, ma il successo ha comunque rincuorato e dato fiducia alla squadra, che ha riconosciuto l’importanza di visionare e valutare con attenzione le precedenti prove disputate dagli avversari per preparare la gara nei minimi dettagli.