Un gran botto e due paurosi ribaltamenti poco prima delle 18 di questa sera a Rudiano, tra via Fenilazzo e la provinciale 2 (tangenziale est): coinvolti una vettura Fiat Idea e un furgone Daily. Per fortuna non vi sono stati feriti gravi. Tutti i coinvolti sono residenti a Rudiano e Urago. Sul posto Polizia stradale e vigili del fuoco oltre a tre ambulanze.
Non hanno atteso né altre tasse, né il rischio di ulteriori perdite: alla Fausta Abbigliamento di Rudiano, in chiusura da alcuni giorni, i titolari hanno pensato già a liquidare immobili e azienda pubblicandone alcune foto sul sito per la vendita ai cinesi.
Se a casa restano 24 dipendenti, è anche vero che si conclude una storia cinquantennale da cui i titolari vogliono uscire almeno finanziariamente in piedi, "dopo che - spiegava giorni fa Alessandro Pasini, dirigente - ci tocca sopportare insoluti ormai fuori da qualsiasi previsione".
Di qui la decisione di monetizzare quanto prima il patrimonio aziendale.
24 dipendenti licenziati, "perché il governo non c'è": lo dicono anche i sindacati
Un'altra immensità del nostro patrimonio che chiude: semplicemente per due motivi. Lo Stato non c'è perché devasta un'azienda che è cresciuta di un milione di fatturato nel 2012 e che pure si trova tasse a dismisura nonostante siano aumentati persino di più gli insoluti, schizzati oltre il 30%. Su quegli insoluti il nostro amorevole Stato compie un omicidio, chiedendo iva, tasse, ires e irap. E' accaduto per la Fausta abbigliamento di Rudiano: 50 anni di vita, dalla fondazione di Fausta Cinquini al prosieguo delle figlie Valentina e Daniela Soldi, fino al coinvolgimento di tutta la famiglia per guidare questo mini-impero per qualità e stock di alto livello nel campo dell'abbigliamento, al punto da rilevare anche il marchio per la produzione femminile di una realtà come Pignatelli.
Alla fine ha annunciato di chiudere, con 24 dipendenti in forza. Sul posto l'unico sindacato presente, la Femca Cisl, con Giuseppe Marchi e Maria Rosa Mondini.