Non è stato un Primo Maggio come gli altri, non poteva essere altrimenti. L’impossibilità di uscire di casa ha costretto alla cancellazione di tutte le manifestazioni che erano state organizzate per festeggiare la giornata dei Lavoratori. A Rudiano il Comitato Primo Maggio, già ad inizio marzo, aveva comunicato la decisione di annullare la tradizionale rievocazione storica “Arti e Mestieri de 'na olta”, ormai un appuntamento fisso per tutti i rudianesi nella giornata dei Lavoratori.
La cancellazione della rievocazione non ha però abbattuto i membri del Comitato, che hanno deciso di festeggiare comunque il Primo Maggio in maniera iconica: lungo il corso Aldo Moro, grazie alla collaborazione dell’Assessorato alla Cultura, di Lodovico Paneroni e dei commercianti della via, il Municipio e le vetrine sono state allestite a tema con grandi poster che riportano gli scatti dei “Primo Maggio” degli anni scorsi.
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Il presidente del consiglio Conte ha illustrato la “fase due” e ognuno ha da recriminare e da lamentarsi e reputa di essere stato penalizzato dalle decisioni del governo. A torto o a ragione non lo sappiamo: sicuramente la scuola è stata dimenticata.
I criteri economici che guidano la “riapertura” non contemplano la scuola. I bambini (come gli anziani) non sono una categoria produttiva e quindi lasciamoli perdere.
Come sempre non ci sono indicazioni precise, ognuno procede in ordine sparso, dirigenti che si preoccupano di coordinare e dirigere l’attività degli insegnanti e dirigenti che non si pongono minimamente il problema, docenti che stanno attaccati al computer tutto il giorno per fornire ai propri alunni ciò che ritengono più opportuno e docenti che si accontentano di qualche messaggio WhatsApp.
C’è la corsa all’aggiornamento tecnologico, a conferma che la scuola è arrivata impreparata all’imprevisto.
In una situazione di emergenza indubbiamente la DAD può essere uno strumento per mantenere un minimo di impegno scolastico, ma nulla più: “uno strumento”, non è la scuola.
C’è chi addirittura ripete gli stessi orari dell’attività scolastica scimmiottando con la DAD la scuola stessa.
Il Professor Blair Holladay torna a rispondere alle nostre domande sul Coronavirus
SECONDA PARTE
Statunitense ma affezionato all'Italia e soprattutto a Chiari, città di residenza del suo grande amico Augusto Pellegrini, Presidente dell'omonima Fondazione con la quale sta collaborando da mesi sull'onda dell'emergenza Coronavirus, il Prof. Holladay é l'Amministratore Delegato della Società Americana di Patologia Clinica, una delle più grandi associazioni mediche del mondo, che conta più di 100.000 associati. Quella che vi proponiamo di seguito è la seconda parte della lunga intervista rilasciata al nostro giornale.
Proseguono le attività di sanificazione delle case di riposo (Rsa) da parte dei militari russi in sostegno al nostro paese che sta facendo i conti con la pesante emergenza legata all’epidemia di Coronavirus. Il contingente russo, arrivato in Italia il 22 marzo scorso, nell’intervento nella nostra provincia è supportato dei militari del 7° Reggimento Nbcr dell’Esercito Italiano, con l’appoggio logistico sul territorio degli Alpini delle tre sezioni di Brescia, Salò e Valcamonica.
Nelle foto alcuni momenti dell'attività di sanificazione della Rsa di Rudiano.
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Attimi di grande commozione ieri mattina fuori dall'azienda ospedaliera Mellino Mellini di Chiari.
I vigili del fuoco di Chiari, Palazzolo e Orzinuovi si sono radunati all'ingresso del pronto soccorso dell'ospedale per un ringraziamento solenne a medici e infermieri dell'Asst Francaicorta.
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Per la direzione generale è intervenuto Fabiano Navoni, che è anche consigliere comunale, insieme al direttore del Servizio infermieristico, tecnico e riabilitativo Maurizio Bertucco. All'omaggio dei pompieri si è unito quello di Croce Bianca e Protezione Civile.
Caro Direttore,
In Lombardia siamo a 62.153 contagiati e 11.377 morti (al 16 aprile).
Parliamo solo di cifre ufficiali.
Perché ogni cittadino Lombardo, se non è accecato dalla propaganda, è consapevole che i numeri sono tragicamente molto più alti. Non sono ancora state incrementate le misure di prevenzione sul territorio, la medicina di base è allo stremo, tra medici ammalati e troppo morti, non è stato messo a punto un protocollo terapeutico per le varie fasi della malattia, non si fanno i tamponi e gli esami virologici, non vengono distribuiti in maniera adeguata i dispositivi di protezione individuale, nelle RSA la situazione continua ad essere fuori controllo, siamo in presenza di numeri di nuovi contagi e nuovi morti che, seppure in riduzione, continuano ad essere alti.
Il Professor Blair Holladay risponde alle nostre domande sul Coronavirus
PRIMA PARTE
Lo scorso anno è stato l'ospite d’onore del convegno organizzato in Villa Mazzotti dalla Fondazione Pellegrini Forlivesi sul progetto condotto dall’americana ASCP, la Società di Patologia Clinica che lui dirige. Due settimane fa ha donato uno stock di maschere salvavita all’Ospedale Mellino Mellini rinsaldando il rapporto che lo lega alla città di Chiari. Ora, dagli Stati Uniti, paese in cui risiede, il Professor Blair Holladay risponde alle nostre domande sul Covid-19. Quella che vi proponiamo di seguito è la prima parte del lungo intervento del guru della patologia americana.
Nonostante i media ogni giorno ci aggiornino sulla situazione conosciamo ancora poco questo virus, e nel mare magnum di notizie imperversano le fake news: cosa sappiamo veramente del Coronavirus? Quanto è lunga l’incubazione? Per quanto dopo la guarigione restiamo ancora positivi e contagiosi?
Di questo terribile periodo ricorderemo le sofferenze, il dolore per la perdita di tante persone care e i tanti esempi di generosità disinteressata.
Come il bel gesto di una famiglia del paese, che ha voluto rimanere nell’anonimato, che il sindaco Alida Potieri ha comunicato tramite la pagina Facebook del Comune.
Nei giorni scorsi questa famiglia ha contattato il sindaco spiegandole che avrebbe voluto regalare la spesa ai concittadini che si trovano in difficoltà.
Detto e fatto: la famiglia ha acquistato generi di prima necessità, materiale per la pulizia e per l’igiene personale per un valore di mille euro, che ora verranno recapitati ad alcuni nuclei familiari bisognosi del paese individuati dall’Ufficio Servizi Sociali del Comune.
«A nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, ringrazio dal profondo del cuore la famiglia per l’importante e significativo gesto di generosità – ha sottolineato il sindaco Alida Potieri -.
Prima 40, poi 18, poi 7. E ancora 15 reperite nel New Jersey. Con le ultime 3 giunte da Londra arrivano a quota 83 le maschere-salvavita donate all'Ospedale Mellino Mellini di Chiari. Dispositivi medici Total Face, in grado quindi di coprire il volto intero, recuperate da Paesi diversi e giunte a Chiari grazie alla rete di rapporti internazionali della Fondazione Pellegrini Forlivesi, impegnata da settimane con l'emergenza Coronavirus. Il lotto proveniente dagli USA è stato acquistato grazie a parte dei finanziamenti raccolti da #insiemexasstfranciacorta, la raccolta fondi alla quale partecipa anche il Giornale di Chiari. "L'iniziale obiettivo di farne arrivare 80 - ha spiegato Augusto Pellegrini, presidente del sodalizio clarense- è stato raggiunto e superato. Ora stiamo lavorando ad un altro progetto solidale".