E adesso...?
Moriamo noi, senza il tuo sorriso, le tue magnifiche canzonature, i tuoi lazzi, gli scherzi ai miei bambini e ai bambini del mondo. Due roselline sul tuo corpo sono arrivate da loro, che per la prima volta hanno conosciuto la morte. Solo con te i miei figli potevano avvicinarsi a tanta Paura: grazie per tutto quello che hai regalato alla mia famiglia, hai donato una gioia che solo i prìncipi della santità possono donare.
«Papà, ma era ammalato? Perché non ha sentito dolore? Non si è accorto che stava male?»... E via dicendo bimbi: benvenuti nel mondo speciale, normale al tempo stesso, degli aeroporti senza cherosene.
Paolo sei stato il primo sconosciuto con cui i miei bimbi giocavano e scherzavano, senza paura... ricevevano con piacere i tuoi favolosi spaventi per poi ricambiare.
L'imprenditore è scomparso martedì dopo una incurabile malattia
La Bassa bresciana piange Angelo Burni, di Rudiano. La sua vita si è conclusa alle 16.30 di martedì all'hospice di Orzinuovi, dove l'uomo era ricoverato da qualche giorno dopo una grave malattia che non gli ha lasciato scampo.
Per la scomparsa del 68enne rudianese è stata grande la commozione in tutta la Bassa Bresciana. Se ne va un capitano della cosiddetta «industria» edilizia. Un costruttore che ha seminato e insegnato la qualità del lavoro e l'onestà del fare senza eguali.
Anche per questo i suoi progetti si sono moltiplicati in tutta la provincia e oltre, ma soprattutto tra i figli che ha lasciato nell'impresa, Yuri e Fabio, oltre alla figlia Laura. Al suo fianco fino all'ultimo la moglie Mariangela che ha seguito con compassionevole attenzione il marito in ogni istante.
Il racconto di Flavio, clarense, classe 1952 Ci sono ritornato l’anno scorso e l’ho rivista la colonia elioterapica “Regina Elena” di Calambrone, sul litorale di Pisa. E’ una colonia storica, costruita agli inizi degli anni Trenta. Fino al 1977 ci andavano i figli dei dipendenti delle ferrovie. Il mio amico Maurizio invece è ritornato 14 anni fa con la sua famiglia. La colonia era in disuso -mi ha detto- con le sterpaglie nel cortile. L’ha fotografata dal cancello, ha ripreso l’alzabandiera, ma le foto non le trova più. Ora è ristrutturata, ben tenuta, ma non ho visto bambini. Oggi è una residenza per vacanze. Sono figlio di un ferroviere. Mio padre, Silvio Carradore, è arrivato dal Veneto negli anni ’50. Il lavoro in campagna non era sicuro, per via del raccolto. In ferrovia invece c’era uno stipendio fisso. Ai figli dei ferrovieri, lo Stato dava la possibilità di andare in vacanza in colonia.
Pazzo per la musica ma questa volta è andato davvero fuori dalle righe. Al punto che per il rudianese Camillo Soldi, leader della band Manara, se l'è dovuta vedere con la Polizia Locale che incredula se l'è trovato davanti, proprio in mezzo alla strada. Già proprio così: ha finito per interpretare un folle balletto sulla striscia di mezzeria, per la gioia dei fans e la perplessità degli automobilisti. Tutto è accaduto a Caravaggio, vicino al centro commerciale, e forse il nome della festa («Beer on the road», lo scorso fine settimana) deve averlo spinto a questa piccola follia: venerdì 24 giugno nel clou della sua esibizione ha deciso di lasciare il palco, come fa spesso mentre interpreta i brani dei Guns 'n Roses. Ma questa volta il sosia di Axl Rose ha allungato la «fuga» dal palco, schivando la platea e raggiungendo direttamente la provinciale.
“Lasciateci il corpo della suora santa“. Suona come una piccola crociata per salvare la “santa popolare“ quella levatasi da Cizzago e innescata dall’ex sindaco e storico locale Andrea Maina. E’ lui a scoprire che i resti mortali della suora poverella Damascena Scalvini, morta il 26 agosto 1945 durante un intervento chirurgico all’ospedale di Orzinuovi per curare una grave forma di gastrite duodenale, non può più restare al cimitero di Cizzago. “O qualcuno paga un rinnovo della sepoltura o se ne andrà nella fossa comune – spiega Maina -. La comunicazione è arrivata ad aprile dal Comune al parroco don Giordano Bettenzana, e ho preso a informarmi sulla storia di questa suora“. La fama di questa suora era altissima fino agli anni Ottanta, al punto da essere considerata una sorta di santa, almeno nell’immaginario locale. Tanto che nel 1983, arrivata la prima occasione per disseppellirla, i cittadini pagarono per tenerla nella sua tomba.
La notizia ha fatto il giro di tutta la città, ma soprattutto di tutti i reparti dell’azienda ospedaliera Mellini, fino alla direzione generale. Un lascito di 4 milioni di euro è toccato all’azienda ospeda
PROGETTO POLO SCOLASTICO
La Sentenza Tar Brescia n. 884/16 pubblicata in data 30 giugno 2016
In data 30 giugno 2016 il TAR Brescia, sostanzialmente facendo proprie le conclusioni del consulente tecnico nominato, risolve con sentenza definitiva in favore della contendente il contenzioso tra le prime due ditte in graduatoria per l'affidamento dei lavori di realizzazione del nuovo Polo Scolastico Mellini.
Oggetto del contendere sono 6 punti dei 100 assegnabili in base al Bando, quelli specificatamente riservati alla riqualificazione energetica della scuola esistente e per i quali il TAR, in prima udienza, ha disposto la verificazione degli atti prodotti dalla prima classificata e censurati dalla ricorrente seconda classificata, da effettuarsi tramite un tecnico che, sempre il TAR, ha chiesto di individuare al Direttore del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano.
Un'ambulanza corre in via Martin Luther King a Chiari. Attimi concitati, non c'è la sirena ma la sua presenza allarma tutti. Quindi la corsa verso il centro storico dove i volontari della Croce Bianca si presentano a un uomo dicendogli di essere stati inviti dal 118.
Una sola richiesta per non imbarcarsi sull'autolettiga: firmare il vialibera che libera da responsabilità i soccorritori. Il cuore batte forte ed è per quel cuore che i volontari sono arrivati velocemente. Un problema di cardiologia? Nient'affatto: nulla che non si risolva finendo all'altare.
Ed è così che dall'ambulanza, una volta aperto il portellone, escono nell'ordine un nugolo di palloncini colorati, quindi una giovane e bionda ucraina diretta al suo sposo.
Sarà hi-tech, con due farmacisti e un eventuale terzo dipendente amministrativo.
E' il primo identikit della nuova farmacia comunale di Chiari, in programma da un anno a questa parte e sottoposta a un concorso di progetto varato da Chiari Servizi che prenderà in carico la gestione del nuovo esercizio farmaceutico.
A confermarlo è l'assessore alle attività produttive Domenico Codoni che sta partecipando ai lavori di commissione e di Giunta per definire l'iter che entro il prossimo anno porterà alla nascita della prima farmacia interamente comunale della cittadina.
«Con Chiari Servizi abbiamo già perfezionato gli aspetti progettuali – spiega Codoni – che conferma come lo spazio dell'ex bar dell'ospedale, con relativo magazzino, sia sufficiente a soddisfare le esigenze della nuova attività.