Era nell'aria e ora è realtà: il sito di escavazione ormai dismesso di Betongamma sarà bonificato grazie a un accordo con la Sandrini Metalli Spa. Si chiude un capitolo lungo oltre 20 anni, visto che il sito di via Roccafranca è sempre stato al centro di polemiche per la mancata operazione di bonifica e ripristino a campagna, imposto dalla convenzione con il Comune.
Per anni, anzi, continuò a funzionare con attività di betonaggio, fino a che non furono le grane finanziarie a far capitolare la società e a chiudere il sito definitivamente. Un orrore dal punto di vista ambientale e urbanistico, visto che la bonifica non è mai avvenuta.
Ora l'avvio alle operazioni di recupero è certo.
Lo scorso ottobre la società Sandrini Metalli Spa ha presentato una proposta per la realizzazione di una nuova linea per la produzione di pannelli isolanti da impiegare in edilizia, che comporta l’ampliamento dell’attività principale già insediata in via Roccafranca.
C'era una volta un insegnante che trasformava un intervallo in un'ora di educazione fisica alternativa: tanto duravano le ricreazioni calcistiche alla scuola elementare di Roccafranca quando insegnava Beppe Troncana di Orzinuovi. Burbero e solare al tempo stesso, dava rigore e gioia ai suoi bambini: così, mentre le altre classi erano già accomodate davanti ai rispettivi insegnanti, era un invidioso spasso ammirare il fortunato gruppetto di turno disputare agguerritissime partitelle nel prato dietro la vecchia scuola. E il più agguerrito era lui, il maestro Beppe, pronto a infilare dribbling mozzafiato tra i ragazzini, con i suoi pantaloni azzurri vagamente scampanati che volteggiavano tra i fili d'erba.
Ciao Gian Franco, te ne sei andato più o meno nel giorno in cui avevi programmato. La malattia te l'eri studiata come il nemico e sapevi che era solo una questione di approssimazione.
Mentre gli occhi si allagano pensando alla tua bellezza di uomo autentico, alla tua bontà, alla tua determinazione di credere nella politica come attività per servire i cittadini, corrono via i fotogrammi di decine di incontri in questi 27 anni ormai di conoscenza.
Credevi in cose, come me, che forse nemmeno esistono più, ma finché le si pensano esistono. E questo non è un gioco di parole, ma la parola di Dio: ciò che è in noi esiste.
Sono sicuro che assisterai ora e sempre Amalia, la tua Leonessa che reggeva insieme a te l'omonima e storica trattoria in centro a Chiari (premiata da Regione Lombardia per la sua storia pochi mesi fa), come pure i tuoi figli Roberto e Anna, oltre ai tuoi nipoti.
Comezzano-Cizzago è ammutolita per l'immensa ed ennesima tragedia della strada che ha cancellato una giovanissima esistenza. E oggi, lunedì, saluterà per l'ultima volta Federico Doga: alle 15 sono fissati i funerali, partendo dalla casa del commiato di Lograto per raggiungere la parrocchiale di Comezzano.
Il 16enne era uno dei ragazzi più in gamba della comunità, ben voluto da tutti, posato, sempre sorridente.
Il bravo ragazzo che ogni famiglia sogna, innamoratosi del rugby grazie a Daniele Porrino, allenatore di rugby di alto livello, fino a due anni fa alla guida del Rugby Rovato e oggi al Parabiago e diventato per lui un secondo padre.
Piangono Federico la mamma Chiara Galli, il padre Piercarlo e lo stesso Porrino, che si era unito a Chiara anni fa, diventando di fatto il secondo padre di questo bellissimo biondino che ha sempre accompagnato Daniele e Chiara in ogni trasferta, sportiva o turistica.
Resta chiusa la provinciale 11 tra Chiari e Coccaglio dopo il pauroso incendio di ieri sera, che ha coinvolto un maxi deposito di fieno e paglia in via Cattarello, a ridosso della provinciale.
Dalla rotonda di via Brescia fino all'intersezione con via Cattarello, la strada è interdetta al traffico con barriere della protezione civile per consentire ai vigili del fuoco di proseguire l'opera di spegnimento dell'enorme incendio.
Non ci sono stati fortunatamente feriti né vi erano animali all'interno della cascina. Le operazioni sono durate anche per tutta la giornata di ieri e non è escluso che anche questa mattina si torni al lavoro. La viabilità in giornata dovrebbe comunque tornare alla normalità.
La comunità di Comezzano saluterà questa mattina, sabato, alle 10 Vittorio Sbaraini, un pilastro della comunità locale. Vittorio è venuto a mancare il 22 dicembre a 90 anni dopo una vita vissuta con pienezza per la sua famiglia e per il prossimo.
Lascia la moglie Angela Chiari, che ha vissuto con lui fino all'ultimo, il figlio Giacomo e la sorella Teresa. Per capire cosa perde la comunità bisognerebbe dire che quest'uomo, reduce da un delicato intervento a fine anni '80, arrivò in pensione da addetto delle autostrade dedicandosi da subito a chiunque avesse bisogno di aiuto: anziani, disabili e persino i primi extracomunitari. Parliamo dei primi anni Novanta.
L'inaugurazione più attesa l'avevano fatta il primo giorno di scuola, a settembre, gli allievi della polo scolastico delle secondarie di primo grado Toscanini di Chiari, con ben un anno di anticipo sul cronoprogramma.
E questa mattina, per questo gioiello di tecnologia e scienza didattica, è arrivato il momento dovuto della festa e della presentazione in pompa magna alla comunità. Stamattina alle 11.30 si è svolta la cerimonia ufficiale con il taglio del nastro con il sindaco Massimo Vizzardi e l'Amministrazione comunale, oltre allo staff tecnico guidato da Aldo Maifreni e al dirigente scolastico Nicola Bertolucci.
Più i Natali passano e più si allunga come un ponte il ricordo dei Natali magici, quelli
della nostra infanzia o prima gioventù, quando per una sorta di stupor ci ritrovavamo con
una felicità immotivata eppure profonda e nello stesso tempo con la certezza di capire (!)
il mistero sotteso a quell’improvviso cambiamento di atmosfera che coinvolgeva tutto e
tutti.
Perché la mamma e il papà avevano smesso di punzecchiarsi? Mia sorella mi chiamava
per applicare le vetrofanie alle finestre! Eppure gliele avevo suonate di santa ragione
soltanto una settimana prima...
E perché persino la scuola sembrava un luogo più caloroso e accogliente, senza più
improvvisi mal di pancia con cui doversi confrontare.
Una clarense è pronta a volare tra le stelle. E' quanto annunciato poche ore fa dall'Ente aerospaziale europeo che ha collocato Anthea Evelina Comellini, 30 anni, tra gli astronauti della sessione di reclutamento 2022.
Un giovanissimo genio questa ragazza che sogna lo spazio da sempre, uscita con un dottorato dal Dipartimento di ingegneria dei sistemi complessi di Tolosa, in Francia, dove ha frequentato l'istituto nazionale superiore per l'aeronautica e lo spazio.
La comunicazione è arrivata ieri dall'Esa al Grand Palais Éphémère di Parigi dove è stata nominata la nuova squadra di astronauti con titolari e riserve. Tra le riserve siedono la neo astroanuta clarense e il collega 31enne di Spoleto Andrea Patassa.
A Roccafranca è grande la gioia per Angela Tarletti che oggi, giovedì 24 novembre, festeggia il secolo di vita.
Classe 1922, Angela è la risposta bassaiola alla longevità sarda.
Il suo volto è il ritratto della salute: pelle come una pesca, neanche una ruga, ma soprattutto quel sorriso perennemente stampato, che infonde tranquillità.
Per dieci anni anni ha lavorato come sarta per uomo e donna, poi l'amore della sua vita, Carlo Savelli, l'ha portata ai civici 6 e 8 di via Pesa, dove ancora oggi si trovano due grandi vetrine, che fino al 2020 offrivano sulla via la vista di pane, merendine e prodotti da drogheria.
Ma l'amore della sua vita nella sua vita restò poco, poiché il cacciatore Carlo scomparve per un malore improvviso nel 1977... Una vita fa.
Angela non mollò, si rimbocco le maniche e continuò, grazie al figlio Severino, andato in pensione due anni fa, la gestione di questo pezzo di storia commerciale locale.